Immaginate per un momento che un collega o un conoscente americano vi mandi una mail in cui scrive:
Ciao,
ti scrivo perché sono preoccupato per la tua situazione.
Mi spiace tanto che sia costretto a vivere in un’Europa abbruttita e in declino, votata al suicidio a causa di burocrati non eletti che hanno rinnegato i valori civili e religiosi dell’Occidente, patrimonio comune di noi americani e voi europei, e che stanno operando la sostituzione etnica attraverso l’accoglienza ai migranti.
Non so proprio come possiate sopportare questa élite laicista che calpesta apertamente la democrazia, odia e teme la libertà di espressione, perseguita i cristiani, utilizza la censura e la magistratura per reprimere il dissenso e mettere fuori gioco i partiti che hanno a cuore l’identità e la sicurezza delle loro nazioni come AfD in Germania e il Rassemblement National in Francia.
Ti pare accettabile che uno statista come Viktor Orban sia trattato dalla UE come un appestato o che le elezioni siano falsate in Romania e Polonia? non credo.
Malgrado questo, resto fiducioso che le cose presto cambieranno e che l’Europa si riallineerà agli Stati Uniti sulla base della comune identità culturale e cristiana.
Ipoteticamente, la mia reazione a questa mail oscillerebbe dall’inserire all’istante il mittente nello SPAM al chiedergli informazioni sui suoi fornitori di fumo e alcolici.
"Ricivilizzare" l'Europa
Ora possiamo smettere di immaginare e torniamo (purtroppo) con i piedi per terra. La narrazione distopica che avete letto è il succo del documento/manifesto "The Need for Civilizational Allies in Europe” ospitato dal 27 maggio scorso sul substack di cui il Dipartimento di Stato USA si serve per pubblicare discorsi programmatici, linee guida e documenti strategici.
L’autore, Samuel Samson, si fregia dell’incarico di consulente senior dell’Ufficio Democrazia, Diritti Umani e Lavoro (...) del Dipartimento guidato da Marco Rubio.
Il documento riprende e approfondisce i cardini del discorso-shock di J.D Vance alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Si tratta di una narrazione mistificante della situazione in Europa che disturba e allarma perché conferma l’impianto ideologico e gli obiettivi dell’amministrazione Trump nelle relazioni con l’Unione Europea: fare implodere la già instabile architettura della UE favorendo l’ascesa al potere dei partiti populisti e ultra-nazionalisti di estrema Destra. Si spiega così il titolo vago “La necessità di alleati civilizzanti in Europa”.
Non sfugge, peraltro, la specularità con le posizioni visceralmente anti-europee di intellettuali quali Aleksandr Dugin e di altri esponenti di spicco del nazionalismo russo fatte proprie da Vladimir Putin per nobilitare le sue politiche neoimperialiste e neozariste.
Con buona pace di chi aspira al ruolo di pontiere tra le due sponde dell’Atlantico, sembra proprio che sia lo zio Sam sia l’orso russo guardino all’Europa come a un grosso, grasso e stupido pesce destinato a finire nella padella di uno di due. Come recita il proverbio: “dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io”.
Lascio qui il link al documento originale in inglese. Un ringraziamento particolare al professor Fabio Sabatini per l’imbeccata.
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