lunedì, gennaio 06, 2025

 

Quando non è suonata la tua ora


Durante le festività natalizie mi sono concesso qualche ora più del solito spaparanzato davanti alla TV. Il caso ha voluto che guardassi il film Odnà” (“L’unica”) del regista russo Dmitrij Suvorov e la prima stagione della serie TV canadese “Departure”.

Le due produzioni hanno in comune sia l’anno di uscita (2020) sia una trama che si sviluppa intorno a un disastro aereo cui sopravvive, miracolosamente, una sola persona.
Però mentre la sceneggiatura del serie TV è di fantasia, il film è tratto da una storia vera: quella di una ventenne unica superstite della collisione in volo tra un aereo di linea e un bombardiere sovietico avvenuta il 24 agosto 1981.

Nessun intento allarmistico. Gli incidenti sono eventi drammatici e scioccanti, ma rappresentano pur sempre una percentuale irrisoria rispetto al volume del traffico aereo civile; ancora meno sono quelli che provocano la morte di tutte le persone a bordo eccetto una. Tuttavia, se fate un salto su questa pagina web troverete una lista (in inglese) di 30 sciagure aeree avvenute tra il 1970 e il 2010 che hanno esattamente queste singolari caratteristiche.
Tra tutte, mi ha colpito particolarmente il disastro cui scamparono per un soffio il regista tedesco Werner Herzog e il suo attore-feticcio: l’eccentrico (eufemismo) e collerico Klaus Kinski.

Un colpo di sfortuna provvidenziale

Werner Herzog and Klaus Kinski
Lima,venerdì 24 dicembre 1971. Il ventinovenne Herzog si trova nella capitale peruviana in attesa di imbarcarsi su un aereo di linea che lo porti, insieme alla troupe, le attrezzature e il cast, alla cittadina di Pucallpa, da dove si trasferiranno nella foresta amazzonica per girare il film “Aguirre, furore di Dio”.
L’umore nel gruppo non è dei migliori: le riprese hanno già accumulato un giorno di ritardo per via della cancellazione dei voli causa maltempo. Non resta che affidarsi all’unico collegamento per Pucallpa programmato alla vigilia di Natale: il Volo 508 operato dalla compagnia aerea peruviana LANSA.
Solo che, giunti all’aeroporto internazionale di Lima, Herzog e compagni scoprono che i posti rimasti liberi sull’aeromobile - un quadrimotore turboelica Lockheed L-188A Electra - non bastano per tutti. Herzog e i produttori si vedono costretti, perciò, a posticipare ulteriormente la lavorazione del film. Ciò che il giovane regista al colmo della frustrazione ignora è che quel colpo di sfortuna gli sta salvando la vita.

40 minuti dopo il decollo, infatti, sulla rotta del Volo 508 si para l’ostacolo di un’estesa cellula temporalesca con forti turbolenze e fulmini. Tuttavia, forse per non rovinare il Natale ai passeggeri, i piloti decidono di proseguire verso Pucallpa.
20 minuti più tardi un fulmine colpisce l’ala destra causando un incendio. Lesionata dalle fiamme, l’ala destra si spezza, seguita a ruota da un troncone dell’ala sinistra. Ingovernabile e in balia della tempesta, l’aereo si disgrega e precipita. Lo schianto al suolo non lascia scampo ai 6 membri dell’equipaggio e a 91 dei 92 passeggeri.

Contro ogni probabilità, alla caduta da oltre 3.000 metri sopravvive la diciassettenne Juliane Koepcke, in viaggio con la madre. Malgrado fratture e lussazioni, una profonda ferita al braccio e una commozione cerebrale, Juliane trova la forza di trascinarsi per 10 giorni nella foresta pluviale sino a raggiungere un capanno di pescatori, dove viene trovata e soccorsa.

La scia del disastro

L’inchiesta sull’incidente da parte delle autorità peruviane evidenziò le responsabilità dei piloti per non aver invertito la rotta benché consapevoli del rischio per l’aeromobile e per l’incolumità dei passeggeri, ma anche la grave negligenza della compagnia aerea sul piano della manutenzione e della sicurezza dei suoi aeromobili. Dall’esame dei rottami, infatti, emerse che l’aereo non aveva conservato quasi nulla dell’Electra uscito 11 anni prima dallo stabilimento Lockheed, con la quasi totalità delle parti sostituita da pezzi recuperati da L-188 dismessi.
Come se non bastasse, LANSA era “recidiva”. Meno di un anno prima, un altro L-188A della sua flotta era precipitato mentre tentava un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Cuczo avendo riscontrato il malfunzionamento di uno dei motori subito dopo il decollo.
Anche in quell’occasione il bilancio era stato pesantissimo: insieme all’intero equipaggio e a 91 passeggeri, nell’incidente avevano trovato la morte due sfortunati contadini.
Al termine delle indagini, LANSA era stata sanzionata con la sospensione per 90 giorni della licenza a operare. Il disastro del Volo 508 portò le autorità a revocare definitivamente la licenza a LANSA, che dichiarò fallimento.
Non ci furono invece conseguenze per la Lockheed. D’altra parte, il costruttore statunitense aveva già pagato caro i gravi incidenti che avevano stroncato sul nascere il successo commerciale del L-188 Electra. A dispetto della cattiva fama, però, l’Electra ha avuto una vita operativa lunghissima nell’allestimento cargo.

Werner Herzog, infine, rimase profondamente colpito dalla tragedia che lo aveva sfiorato e dalle circostanze del salvataggio di Juliane Koepcke, tanto da tornare sull’argomento nel 1998 con il documentario “Le ali della speranza”.

Etichette: , , , , ,


This page is powered by Blogger. Isn't yours?