lunedì, aprile 15, 2024

 

guerra e pace




Oggi più che mai sembra che l'unica pace accettabile sia quella imposta con la forza delle armi; altrimenti è il belato del perdente, dell'imbelle, del vile o di chi è colluso con il nemico.

La pace è noiosa, statica, fragile.
La pace è quel concetto nebuloso invocato più per dovere d'ufficio che per convinzione dal Pontefice e dall'ONU.
La pace implica negoziati, compromessi, è l'ipocrisia di fingere fiducia tra persone che volentieri si scannerebbero a vicenda.

La pace è come tutte quelle comodità quotidiane che si danno per scontate finché non vengono meno, fintanto che puoi cambiare canale con il telecomando quando la vista ti disturba.
Il valore della pace lo capisci quando la guerra ti arriva in casa e non puoi più ragionare come lo spettatore o il tifoso allo stadio.
Solo allora, forse, ti rendi conto che qualcuno, da qualche parte, ha in mano un telecomando di altro tipo in grado di spegnerti, definitivamente.

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