giovedì, maggio 18, 2006

 

Carosello, mon amour

Mi piacerebbe lanciare tra i 4 lettori di questo blog una competizione per ripescare dalla memoria i Caroselli e gli spot tormentone che hanno segnato la loro infanzia. Per iniziare riedito un mio post ad elevato grado etilico inserito a suo tempo sul forum a tema libero di ilMac.net.

Gialli

“L’unico giallo a lieto fine è il liquore Villacidro del Cavalier Murgia”

Pulp Fiction

Fortunatamente s’è perso nella notte dei tempi e nel ricordo dei buontemponi il vezzo di presentare alla combriccola stupefatta e un po’ schifata un pitale riempito a metà di liquore Strega e “decorato” sul fondo da pezzi di cioccolato modellati in tema scatologico.

Lost in Translation

"Shützspatafülmen!!" Cosa mai significava l'esclamazione dell'anziano e svaporato farmacista/erborista svizzero-tedesco nei primi spot per le caramelle Ricola??
Va bene che in tenera età siamo stati infestati da pseudolinguaggi ben più incomprensibili come quello degli abitanti del fantomatico pianeta Papalla (Philco) e dagli espressivi mugugni della Linea disegnata dal geniale Osvaldo Cavandoli (Lagostina).

Esotici, stravaganti & stravaccati

Appartiene ai miti del Carosello che fu l’indimenticabile e ammiccante jingle “Kambusa uannnnn, l’ama-ri-cante", con l’omonimo amaro della Bonomelli che compariva d’incanto, graziosamente lanciato dal mare quasi fosse un gentile omaggio di Nettuno in persona, al termine della tradizionale danza hawaiana.
Mai una volta che ci sia stato un errore di mira...soprannaturale.

Assai meno memorabile fu il lancio di Algher, curioso infuso alcolico a base di alghe che nemmeno l'inconsapevole complicità dei delfini riuscì a promuovere più di tanto.

Per anni ci siamo logorati domandandoci quale sortilegio proteggesse il grande Ernesto Calindri dall’essere spiaccicato sull’asfalto come un bacarozzo qualsiasi mentre, imperturbabile, sedeva nel mezzo di una strada trafficata in compagnia dell’inseparabile bottiglia di Cynar, sedicente toccasana “contro il logorio della vita moderna”.

“Un punto di amaro e mezzo di dolce”: questa era la formula della felicità che concludeva lo spot del Punt e Més della Carpano. Agli spettatori, infatti, non restava altra spiegazione (lecita) per la gaia musichetta, adattamento di “Tea for Two”, e per l’aspetto a metà tra il giulivo e il fru fru dei figuranti.

Drink positive

In “Asterix contro Giulio Cesare” della premiata Ditta Goscinny & Uderzo c'è una fenomenale tavola che mostra improbabili uomini sandwich impegnati a fare reclame nel bel mezzo dell'arena. I loro cartelli recitano: “Per dimenticare gli affanni del tempo passato, bevete sempre vino moscato” :D

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Comments:
Dunque, in cima alle mie preferenze, nonché ricordi, ci stanno queste:
la mora della Morositas, il piccolo Mugnaio bianco e le sue vicende amorose con Clementina, la bimba coll'impermeabile giallo della Barilla che raccoglieva il gattino e perdeva il pulmino (io avevo poco più di quell'età, andavo a scuola in pulmino epensavo ogni volta alla quota di sganassoni che avrei ereditato se avessi deciso di comportarmi allo stesso modo), l'idraulico della zucchetti (era troppo divertente vedere sto forsennato piantare rubinetti dovunque..., insomma: allora mi divertiva), il lupo di Brooklin, la gomma del ponte, e il famigerato "silenzio, parla agnesi" del nostro (ma io l'ho saputo molti anni dopo) Lorenzo Marini.
Della mia adolescenza ce n'è solo uno di memorabile: ed è Levi's, quello in cui lui usciva dall'acensore con la moto, entrava in ufficio, gettava a lei un paio di jeans sulla scrivania. lei si sfilava la gonna davanti all'universo mondo, indossava i jeans e partiva abbracciata a lui. Versione moderna del principe azzurro, credo. deve aver turbato parecchio i miei sogni se a distanza di anni ne ricordo ancora la colonna sonora e un sacco di dettagli...
:-)
 
beninteso: queste sono pubblicità, non Caroselli, io sono venuta dopo...:-) e quelli che ho visto sono sempre Carmencita, Papalla, Joe Condor...
 
A dispetto del titolo, non c'è ragione per limitare l'orizzonte temporale all'epoca remota di Carosello.

Approposito, ora che mi ci hai fatto pensare: chi sa qualcosa del destino di Nick Kamen, il biker boy dalla faccia d'angelo della pubblicità Levis's, in seguito anche meteora musicale?
 
Non ho voglia di aprire un ulteriore thread, però le musichette (jingle) meritano una menzione d'onore perché hanno avuto e ancora oggi hanno una particolare importanza nel rendere memorabile uno spot e il prodotto veicolato.
Il fenomeno è reversibile, giacché ormai abbondano le canzoni e gli interpreti che devono popolarità e successo commerciale all'essere stati associati a martellanti campagne pubblicitarie.

Ecco una carrellata di serial jingle che hanno fatto epoca.

Milkana Oro:"Dove il pascolo è più alto l'erba è verde, verde,verde/dove l'erba è verde, verde, verde c'è la mucca più felice/se la mucca è più felice è migliore anche il suo latte..Mil-ka-na Ooooro tannn-duri-dannn
Colgate Palmolive:"Ti spunta un fiore in bocca!"
Fruit Joy:"Alle morbide Fruit Joy/tu resistere non puoi/devi, devi, devi mas-ti-carrr!"
Mira Lanza:"Mira, mira l'olandesina/Mira Lanza ti è vicina"
Potete criticarli perché diseducativi, stupidi, vuoti, insopportabilmente melensi, tuttavia i grandi jingle continueranno a sedurci con la loro insostenibile leggerezza. :D
 
Io trovo insuperabile il "Fiesta ti tenta tre volte tanto". Linguisticamente parlando è un gioiello...
 
Tre ricordi banali: "Malizia profumo d'intesa", "se qualcuno ruba un fiore x te sotto sotto c'è Impulse" e la canzoncina dello spot x Gocce di Napoleon (sull'aria di Raindrops keep falling) "Goccie di Napoleon su di me, un gatto mi vede e mi fa un sorriso eh, goccie su di me, eh, sul mio corpo e penso a te, m'innamoro, m'innamoro di te"
 
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