lunedì, maggio 01, 2006

 

Mezzobusto in disgrazia ma referenziato offresi...



In questi giorni, le rare volte che mi capita d’essere davanti al televisore al momento della messa in onda dei TG RAI, mi domando con un po’ di ribrezzo che razza di arietta stia tirando nel ventre gonfio e teso del cavallo di Via Mazzini e nelle redazioni, non meno sature di veleni e gas metifici, sparse in quel di Saxa Rubra.
Ci vuole poco a immaginare che i paraculi di lungo corso - specie abituata ad allignare resistendo a qualsiasi bonifica - abbiano steso per tempo una rete di protezione andando a ripescare i numeri telefonici di esponenti del centrosinistra da agendine che tutti davano per gettate al rogo sulla pubblica piazza cinque anni fa, all’alba radiosa del governo Berlusconi.
Molti altri, più o meno spudoratamente, si affideranno ai miracoli della chirurgia estetica onde restaurare e rimettere a nuovo un determinato dettaglio anatomico in tempo utile per sfilare dietro il carro dei nuovi vincitori al soave canto di: "Noi siam le vergini dai candidi manti, sfondate di dietro, illibate davanti".


Ma che sarà di quella manovalanza di mezzibusti già d’azzurro vestiti che fino all’altroieri si pavoneggiava affermando di non far motto se prima non aveva consultato telefonicamente l’On. X o il Sen. Y ricevendone l’autorevole e benevolo imprimatur?
Beh, teoricamente un posto per loro è stato liberato al TG5 in cachemire ed elmetto confezionato da Carlo Rossella grazie alle provvidenziali dimissioni dell’ex Vicedirettore Vicario Lamberto Sposini, il quale per contro molto difficilmente potrà accasarsi nuovamente al TG1.

Probabile però che - abuso di Maalox a parte - agli sventurati e alle tapine in disgrazia non accadrà nulla di più disonorevole di “purgarsi l’anima” per qualche tempo in qualche confortevole area di parcheggio (a stipendio pieno) e di assistere, frustrati, al ritorno sull’etere degli illustri proscritti dell’ultimo lustro.
Nulla di equiparabile, insomma, all’editto bulgaro di Berlusconi né, tanto meno, alle gesta di quel buontempone di Basilio II, passato alla storia con l’eloquente appellativo di Bulgaroctono.


Per la cronaca, si narra che Basilio II, imperatore d’Oriente a cavallo del XI secolo, abbia usato una forma di comunicazione assai irrituale per far sapere allo Zar Samuele di Bulgaria cosa pensasse delle mire espansionistiche di quest’ultimo.
Non si limitò, infatti, a catturare l’esercito bulgaro al completo, ma rispedì al mittente gli infelici supersisti in una lunghissima colonna dove un soldato reso orbo era messo a guida di 10 compagni accecati.
Eh sì, erano altri tempi...


Comments:
Suppongo che, ai tempi, Storia Bizantina non sia stato esattamente un esamino "light". Tuttavia, credimi, avrei fatto carte false per poterlo sostenere al posto di uno dei miei esami di diritto.
Ciao e grazie per i complimenti
 
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