mercoledì, luglio 19, 2006

 

The Smoking Pipe:

Cos'è la guerra



The Lebanon
(Human League)

Lei sta sognando il 1969,
prima che arrivassero i soldati.
Ci si poteva permettere pane e vino
e condividerli non era una vergogna.
Viene svegliata dagli ululati
dei katiuscia che volano poco distante da lei
e si aggrappa, terrorizzata, ai suoi sogni
per vincere la paura di poter morire.

E chi avrà vinto
quando i soldati se ne saranno andati
dal Libano,
il Libano.

Prima di lasciare l’accampamento lui si ferma,
fruga con lo sguardo il mondo all’esterno.
Dove un tempo c’erano dei negozi
ora talvolta vanno ad annidarsi i cecchini.
Aveva lasciato casa sua una settimana prima
pensando che sarebbe stato come fare il poliziotto
ma ora si ritrova nel mezzo di una guerra
nel luogo dove supponevamo di dover mantenere la pace.

Deve essere un sogno
non può essere vero
Deve essere un sogno
non può essere vero

E chi avrà vinto
quando i soldati se ne saranno andati
dal Libano,
il Libano

“Si vis pacem para bellum”, “guerra, sola igiene del mondo” e ancora guerre sante o benedette, guerre preventive, guerre giuste o giustificate, conflitti a bassa intensità...
La guerra: maledetta, stupida, sozza guerra. Solo chi ha si avvia per l’ottantina e chi, in questi anni, è stato mandato in missione in divisa nei tanti teatri “caldi” del globo sa davvero cosa significhi convivere con la guerra, respirare l’odore della guerra, essere segnati per sempre dalla guerra.

Cos’è la guerra? È un ragazzo che cinquant’anni dopo ti racconta come si fosse ritrovato vivo per miracolo. Salito incautamente sul tetto per godersi lo spettacolo dei fasci di luce della contraerea che frugavano il cielo notturno, doveva la vita al padrone di casa che l’aveva provvidenzialmente scaraventato di lato mentre le tegole saltavano come birilli impazziti sotto una sventagliata di mitragliera.
Cos’è la guerra? È perdere quasi tutto quello che hai, essere evacuato dalla tua città il giorno dopo un bombardamento. È fare zig-zag tra cumuli di macerie respirando la polvere sospesa mentre ancora dai palazzi sbrecciati e pericolanti cascano con un fragore tonante calcinacci, mattoni e tegole.
Cos’è la guerra? È correre a cercare la persona più importante della tua vita, la sola che conti insieme ai tuoi genitori, e non trovare più niente della casa dove lei abita: è sentirsi impazzire dall’angoscia nel non avere notizie.
Cos’è la guerra? È passare a fatica per un’elegante piazzetta del centro, sfregiata sino a diventare irriconoscibile e lunare, e udire nel silenzio il suono più irreale del mondo: una voce di donna che canta da qualche parte in mezzo alle rovine; canta a voce spiegata salendo le ottave sino a trasformare il suo canto in un interminabile urlo disarticolato di dolore e di follia... .
Cos’è la guerra? È non poter dimenticare. È non poter evitare che l’ululato della sirena d’allarme riproposto in qualche film o documentario scateni reazioni nervose: groppo in gola, formicolii che serpeggiano risalendo la spina dorsale, lacrime e soprattutto ricordi, un fiume di ricordi che il tempo e l’età hanno solo in parte addolcito.

Tutto questo non è una partita di Unreal Tournament o di qualche altro Shoot’em all. Questa è la guerra vista attraverso gli occhi, le parole e le emozioni dei miei genitori: una vicina di casa di cui si parla spesso e che non vorremmo mai conoscere da vicino.

Comments:
io ho un caro amico libanese... vabbè... è tutto un assurdo!

cmq twin peaks come due di picche è geniale! solo per questo ti linko.
Vega
 
ricambio l'abbraccio.
 
un grazie che vale + di 1000 parole, fata
 
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