lunedì, settembre 04, 2006

 

The smoking pipe

L'intervista in coppola


On.Marcello Dell'Utri
Il Senatore Marcello Dell’Utri è personaggio di solide letture, tanto colto quanto sagace e terribilmente concreto. Da deus ex machina aduso a gestire le leve del potere, l’Onorevole Dell’Utri preferisce gli spazi di manovra concessi da un basso profilo alle strettoie dell’esposizione mediatica. Complice anche il clamore non richiesto delle vicende giudiziarie che lo condussero a essere domiciliato pro tempore presso la Casa Circondariale di Canton Vesco (Ivrea), il Senatore forzaitaliota centellina le sue dichiarazioni prediligendo in ogni caso i toni felpati, le punture di spillo celate sotto dotte citazioni, il parlare a nuora perché suocera intenda.
Stupisce, perciò, l’inconsueta ruvidità tranchant e gli ammonimenti trasversali contenuti nell’intervista concessa al cronista del Corriere della Sera a latere del convegno Ambrosetti di Cernobbio.
Forse infastidito dalla mancanza d’originalità delle domande sul prossimo provvedimento governativo sul conflitto d’interessi, l’uomo che nell’ombra ha forgiato Pubblitalia facendone un mulino che macina utili e consensi è insolitamente mordace quando spara a zero sulla miopia politica di quanti - incluso Romano Prodi - hanno “interesse al conflitto” e mirerebbero esclusivamente a conculcare il diritto di Silvio Berlusconi all’elettorato passivo.
Specialmente in alcuni passaggi velatamente minacciosi, si ha la netta impressione che - toccato nella inossidabile amicizia che lo lega al Cavaliere - il senatore di Forza Italia si estranei dal rileccato contesto lariano di Villa Erba e intinga la lingua direttamente negli umori sulfurei della Vigatà di Camilleri.
Coloriture giornalistiche a parte, sopra l’impeccabile doppiopetto di taglio sartoriale dell’onorevole azzurro sembra quasi far capolino la più rustica delle coppole. Potenze dell'amicizia.

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