domenica, settembre 28, 2014
Doctor Henry & Mr. Tudor
Uno dei misteri medici irrisolti della storia è quello che avvolge il decadimento fisico e mentale cui andò incontro Enrico VIII Tudor (quello dello scisma della Chiesa d’Inghilterra e delle 6 mogli) superati i 30 anni d'età.
Cosa trasformò il giovane, prestante (1.85), gioviale e colto sovrano ammirato nei primi anni in un despota obeso (circa 180 kg), crudele e psicotico, afflitto da svariati disturbi di salute e quasi immobilizzato da ulcere e spasmi agli arti inferiori?
In merito sono state formulate parecchie ipotesi. Si va, infatti, dalla sifilide (oggi scartata) al diabete tipo 2 non trattato, dal mixedema da ipotiroidismo al danno neurologico a seguito di una brutta caduta da cavallo, dalla sindrome di Cushing fino a malattie genetiche rare come la porfiria o la sindrome di McLeod, combinate all’ossessione per l’erede maschio e sano che non arrivava.
Anche su quest'ultimo aspetto è circolata la teoria secondo cui gli aborti spontanei e le gravidanze portate a termine con nati morti o dalla esistenza effimera che costellarono la tempestosa vita matrimoniale di Enrico VIII erano dovuti al gruppo sanguigno raro (antigene Kell Positivo - KK) ereditato dalla nonna paterna.
Di sicuro Enrico VIII d'Inghilterra visse fino a 56 anni, età assai avanzata per l’epoca, dopo poco meno di 40 anni di regno nei quali il monarca non si era negato alcun eccesso, specie a tavola.
Di contro, tutti i referti medici stilati a posteriori sono destinati a restare nel campo delle ipotesi, almeno sino a quando non sarà autorizzato un prelievo di campioni per analizzare il DNA regale.
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