mercoledì, marzo 26, 2025

 

This is not America


Prendiamo atto che sull’altra sponda dell’Atlantico è salita al potere gente a corto d'esperienza e di buone maniere; gente che non fa mistero di guardare all'Europa come a un consesso di bottegai avidi, rammolliti e pusillanimi cui va insegnato chi comanda e qual è il loro posto a tavola.

C’è un vicepresidente di belle speranze che nella sconsiderata chat di gruppo su Signal non si trattiene dal vomitare il suo disprezzo verso noi europei e la stizza perché i nostri commerci potrebbero beneficiare delle operazioni belliche decise unilatralmente dallo Zio Sam.
C’è un presidente che, non potendo negare oltre l’esistenza di una falla nella sicurezza nazionale causata dai dilettanti che ha nominato al governo, rincara la dose definendoci parassiti.
C’è, infine, l’incontinente deputata ultra-MAGA che, in conferenza stampa, zittisce una giornalista britannica di Sky News dicendole a muso duro: ”Non ce ne frega un ca**o della tua opinione. Tornatene al tuo paese che ha un enorme problema con l’immigrazione”

Prendiamo atto anche che da noi è in corso una gara tra esponenti del governo a chi si aggiudica l'ambito ruolo di scendiletto preferito delle deliziose personcine di cui sopra.

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