giovedì, luglio 17, 2008

 

Who cares?


gotmail
Siamo davvero a metà luglio?
Ne siete certi?
Sì, perché almeno a giudicare dalla mole di lavoro che in questi giorni si va accumulando sulla mia scrivania si direbbe che il mondo intero sia ben lontano dal prepararsi alle ferie estive.
Vorrei urlare “Visi pallidi, non avrete il mio scalpo!
Siccome, però, nel mio caso scomodare la parola scalpo sarebbe un tragico autogol, scarico lo stress massacrando verbalmente gli incauti account che oltrepassano la soglia della mia stanza.

Mi dispiace non poter fare altrettanto, se non di peggio, agli spammer a corto di fantasia che ultimamente hanno riesumato a mio beneficio la mail fraudolenta più celebre di tutto il web: quella del solito deposito bancario multimilionario che, poverino, sta a prendere polvere in qualche banca africana in attesa di un volenteroso intermediario estero.
Dico io, ma per quale motivo ostinarsi a inviarmi la stessa mail in media una volta al giorno, come se fossi l’unico pollo sul pianeta a non aver mai ricevuto almeno una copia della proposta indecente?
Come dite? Dovrei guardarmi allo specchio??
Ma che carini che siete
...

il Paese delle mezze verità

Passando a cose decisamente più serie, il processo relativo a quanto avvenne nella caserma di Genova Bolzaneto al termine del G8 del 2001 si è concluso con una sentenza che lascia interdetti.
G8 Genova 2001Da un lato appare acquisito che le accuse mosse a funzionari della Questura di Genova e agli agenti della polizia penitenziaria che agirono in quella notte da brivido non erano frutto di invenzioni e calunnie.
È stato provato l’abuso di autorità, con i pestaggi indiscriminati, le offese e le umiliazioni gratuite inflitte ai No Global in stato di fermo dopo l’incursione della Digos nella Scuola Diaz.
D’altro canto, siccome siamo il paese delle mezze verità, i giudici hanno ritenuto di lasciar cadere i capi di accusa più gravi e di mitigare le condanne rispetto alle richieste della Pubblica Accusa.

Diciamocela tutta: nel 2001 io a Genova non c'ero.
Trovavo fumoso e velleitario l’altromondismo sbandierato dal movimento No Global, specie perché incarnato da personaggi francamente indigesti come Vittorio Agnoletto e Luca Casarini.
Ciò non toglie che l’operato delle forze dell’ordine durante il G8 sia stato finalizzato a una repressione brutale degna dei peggiori regimi sudamericani.

Ero in ascolto di Popolare Network quando, in diretta, venne mandata in onda la prima telefonata di un inviato presente alla Scuola Diaz.
La voce trasmetteva tutta l'apprensione di quel momento, la sensazione che qualcosa di grosso e di pericoloso stesse per accadere, la preoccupazione dei pochi ospiti ancora svegli che da qualche minuto vedevano dalle finestre l'intensificarsi dei passaggi di auto-civetta che rallentavano davanti all'ingresso dell'edificio per ripartire subito dopo sgommando.
Poi arrivò l'irruzione e la diretta radiofonica si trasformò in una babele di urla, tonfi, voci che gemevano, chiedevano aiuto, piangevano...

Un incubo, una notte nerissima da non dimenticare per quanti credono nello Stato di Diritto.

Etichette: ,


Comments:
Fù una brutta storia allora e lo è ancor di più oggi dopo questa sentenza..
 
eh ... io ad esempio ho scelto la vita da freelance per la possibilità di gestire il lavoro come voglio io ...
ah ah ah ... ma chi sto prendendo in giro?????

P.S. il resto del post è troppo serio per il mio stato d'animo attuale e non lo commento :P
 
@duhangst
- sottoscrivo

@tabatha
- gira e rigira la frittata, le fregature avranno sempre un sapore disgustoso sia da freelance che da collaboratore
 
Ciao caro..vorrei mandarti una mail..per chiederti un informazione..ma dove la mando????
Nel tuo profilo non appare!!!
Scusa il disturbo...
;-)
 
...se non vuoi renderla pubblica...mandane una a noi..ok?
:-D
 
per la storia del g8...io come te non c'ero...e mi viene un magone a pensar che come al solito siamo proprio degli italiani...(che in 'sto caso sta a far da sinonimo a molte parolacce...)


Ma tornando a noi, volevo mandarti una mail per ringraziarti per il bellissimo link che mi hai mandato...la canzone è stupendamente romantica e ovviamente io non potevo che innamorarmi della storia...sono proprio cresciuta negli anni ottanta a stretto contatto coi cartoni giapponesi!!!

Grazie ancora :)

(stringi i denti che la sardegna ti aspetta!)
 
hem...frase a metà...volevo mandarti una mail ma oggi hotmail ha deciso chenon spedisco nulla...
 
Mi piace "il paese delle mezze verità", lo adotterò per Israele, molto appropriato anche per noi.
Brutta storia.
Ciao
 
Durante il g8 ero a Genova e se pure io non amo soprattutto Casarini che ha fatto di tutto per fomentare gli animi ho visto moltissima gente, la maggiorparte, che aveva voglia di sfilare nei cortei, discutere e manifestare pacificamente che poi è stata aggredita con una violenza inaudita. Da un'altra parte indisturbati alcuni gruppetti isolati di devastatori ...Non ho mai capito niente di questa faccenda e vorrei che qualcuno me la spiegasse come cittadina e come persona ma non solo vorrei che qualcuno pagasse per quello che è successo!
 
@Ariela
- per amore di precisione il paese delle mezze verità fa parte del refrain (se così si può dire) di "In Italia" del rapper Fabri Fibra: un tormentone che entra in testa anche se non ti piace. Chissà cosa ne pensa il tuo commentatore triestino che ama Wagner :-)

@Smilla
- Per quello che ho capito io, a Genova gli apparati dello stato hanno fatto ricorso a tutte le tattiche antisommossa, da quelle lecite a quelle più sporche e inconfessabili, per dare all'opinione pubblica nazionale e agli osservatori internazionali un segnale forte di avere in pugno la situazione.
Non potevano assolutamente dimostrarsi deboli o passivi, non potevano permettere al contro-summit No Global e alla sinistra antagonista di prendere il sopravvento in piazza: sarebbe stato un precedente negativo troppo pericoloso.
Per tre giorni lo stato di diritto ha lasciato il posto a uno stato di guerra non dichiarata e le garanzie democratiche di fatto sospese.
La strategia è stata quella di colpire nel mucchio con estrema durezza, stroncare e screditare. Sono stati usati ampiamente agenti provocatori e infiltrati dell'intelligence italiana o in prestito da Paesi "amici", come gli inafferrabili Black Blocks che agivano chirurgicamente per spianare la strada alle cariche di polizia e carabinieri.
Nessuno sapeva da dove venissero, dove fossero accampati, dove prendessero spranghe e molotov, come facessero a sfuggire sistematicamente alla polizia e al servizio d'ordine dei cortei, ma qualcuno afferma di averli visti conversare e scherzare amabilmente con funzionari e agenti in zone lontane dagli scontri.
 
io non ho partecipato...non c'ero, ma una mia amica con la figlia si.
Non era andata per fare la tempista eppure è riuscita a prenderle pure lei e ha dovuto ripararsi sotto una siepe aspettare per ore che il corteo passasse. E' tornata a Verona schoccata.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?