martedì, maggio 26, 2009

 

Guilty Conscience




Mi ritengo l'ultima persona al mondo qualificata a giudicare la moralità dei comportamenti altrui. Inoltre non intendo suggerirvi - neanche indirettamente - che quanto segue rappresenti qualcosa di più del punto di vista di chi ha rilasciato la dichiarazione.
Che ognuno valuti e tragga le sue conclusioni.

"Tutti consideravamo l'abuso sessuale su minori moralmente malvagio, ma non ne capivamo la natura criminale.
Inizialmente accettai ingenuamente l'opinione generale che non fosse necessario preoccuparsi degli effetti
(degli abusi sessuali n.d.r.) sui ragazzi: o li avrebbero dimenticati oppure li avrebbero superati."


Mons.Weakland Rembert Weakland, ex Arcivescovo di Milwaukee (USA), primo prelato cattolico ad aver ammesso pubblicamente la sua omosessualità.
Nel 2002, Monsignor Weakland fu costretto a rassegnare le dimissioni per il clamore suscitato dallo scandalo di cui era protagonista. Era emerso, infatti, che nel 1998 l'Arcivescovo di Milwaukee aveva pagato 488.000 Dollari per assicurarsi il silenzio di un ex seminarista di cui aveva abusato sessualmente molti anni prima.

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Comments:
Ah.. :-(
 
@Duhangst
- già!...

@Everybody
- la scelta di non esplicitare un mio giudizio morale non va interpretata come assenza di giudizio o tiepida neutralità.
Emettere a priori una condanna è sin troppo facile, al punto da poter suonare come un'impropria, consolatoria e ipocrita attribuzione di diversità/superiorità morale.

Ho scelto di defilarmi, lasciando che fossero le parole dell'anziano e apparentemente mite ex arcivescovo a svelare la natura dell'uomo, del lupo in incognita messo a guardia del gregge.
Ho voluto che leggeste senza interferenze il sofisma a cui il prelato si è aggrappato: a mio parere il passaggio più agghiacciante e nauseante.
 
Io invece, a costo d'apparire banale e netto, mi schiero.
In galera, per sempre.
Tutti.
Punto.
Scusa la mancanza di profondità, ma mi viene male (vero) al solo pensiero.
Dan (Macca)
 
Le stesse cose accadevano in Irlanda, fino agli anni '70, così dicono, e in chissà quali altri Paesi. Hai ragione, è troppo facile emettere condanne, in molti casi si tratta di persone malate, in tanti altri solo di scellerati, in ogni caso, mi è impossibile non provare una profonda nausea ogni volta che leggo queste cose. Forse, però, anche la nausea è già una sentenza.
 
Caro Marcello, anch'io preferisco non esplicitare.
Anzi, no: giraffa.c rispetto il tuo parere, ma credo che la nausea non basti.
 
@Annalisa
- che è successo alla Magia? E' una celebrazione delle radici??
 
Ahahahah! anch'io, Marcello, ho parlato di amarcord ;-)
Beh, qualche inconveniente tecnico, che al momento pare superato :-)
Un abbraccio
 
@Macca @Giraffa @Annalisa
- Le parole dell'ottuagenario Rembert Weakland, che tra l'altro è/era monaco benedettino (è stato Priore Generale dell'Ordine Cistercense), offrivano più di una possibilità per sparare ad alzo zero su diversi aspetti della Chiesa Cattolica su cui sono in contrasto: il fondamento evangelico del celibato, il perpetuarsi di mentalità e atteggiamenti sessuofobi, repressivi e di prevaricazione propri di aggregazioni e caste maschili chiuse, la difesa dell'istituzione che in diversi casi ha trasformato la prudenza nell'intervenire sulle degenazioni in lassismo e connivenza.
Ma queste sono riserve personali che da sole richiederebbero riflessioni e approfondimenti di uno spessore incompatibile con un blog. Per questo ho ritenuto che non fosse corretto usare il singolo episodio per muovere accuse generiche e generalizzate.

Sotto il profilo della giustizia secolare resta l'amarezza per il fatto che personaggi come l'ex presule di Milwaukee se la cavino a buon mercato, ma tant'è.
Weakland se la dovrà vedere con un'altra giustizia, quella Oltremondana per chi crede. Su quella non metto becco se non citando un passo evangelico che dice "sarebbe meglio per lui mettersi una macina da mulino al collo e buttarsi nel mare".
 
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