domenica, novembre 08, 2009
A gray sunday resume 11.08.2009
Primi in classifica!
È ufficiale: l’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OEDT) di Lisbona conferma che nel consumo di Cannabis noi italiani siamo sul gradino più alto d’Europa.
Wow, che emozione... pardon: che sballo!!
Il rapporto fornisce una sorta di borsino aggiornato sull’uso degli stupefacenti in Europa e, nel caso del nostro Paese, ribadisce dati già di dominio pubblico.
Detto dei derivati dalla canapa indiana, che incontrano un favore trasversale - occasionale o continuativo - che va dal quindicenne al sessantaquattrenne, non sorprende che il consumo di eroina sia in calo mentre è in crescita quello di MDMA, specialmente nella fascia dei giovanissimi (15-19 anni).
Soprattutto, non stupisce che in Italia si consumi una quantità spropositata di cocaina.
Per un Piero Marrazzo costretto a fare outing sull’uso estemporaneo di coca, quanti sono gli insospettabili - politici, personaggi dello spettacolo, professionisti e manager in carriera - che si affidano alle piste per reggere i ritmi che si sono imposti?
Per farsene un'idea è sufficiente ricordare che il CNR ha rilevato a Roma concentrazioni di cocaina nell’aria pari a 0,1 nanogrammi per metro cubo e che i consumatori italiani di neve sono passati dai 400.000 del 2001 al milione del 2008.
Ma il termometro più efficace della febbre da cocaina in Italia lo si trova in quanto dichiarò a suo tempo il farmacologo Silvio Garattini sui metaboliti della cocaina presenti nelle acque nere di Milano.
"Abbiamo analizzato le acque che passano dal depuratore di Nosedo. I nostri lavori del 2006 e del 2007 indicano che ogni giorno a Milano si consumano circa 10.000 dosi di cocaina, che nel weekend salgono a 15.000. Abbiamo fatto analisi analoghe a Lugano e Londra. In percentuale al numero degli abitanti, Milano è la città dove il consumo è il più alto".
Design & Dintorni
Benché esistano pochi dubbi sulla mia granitica mancanza di buon gusto e senso estetico, il design m’incuriosisce per la sua capacità di trovare soluzioni originali e forme interessanti anche per oggetti di uso comune.
Prendiamo queste particolarissime bustine di tè disegnate dalla russa Natalia Ponomareva.
Tra tutti i possibili oggetti che circondano la quotidianità, chi di noi ha mai degnato di attenzioni la comune bustina di tè, karkadè, camomilla o tisana se non per inveire quando disgraziatamente si rompe nella tazza?
Non di meno, la designer russa è riuscita a conferire la grazia e l’eterea leggerezza degli origami a una cosa tanto umile e banale: non è cosa da poco.
Resta in sospeso una domanda assai poco alata: quanto sareste disposti a spendere per il piacere (effimero) di servire il tè con le bustine origami in tazza?
Recycling Music
Enrico Ruggeri non rientra tra i musicisti che prediligo, tuttavia nella sua altalenante carriera ha scritto e composto - per sé e per altri - canzoni che si elevano rispetto alla generale mediocrità della musica leggera italiana.
Uno di questi brani è sicuramente Portiere di Notte, un successo dei primi anni '80.
L’ho riascoltata qualche giorno fa in radio, trovandola ancora piacevole, ispirante e ispirata malgrado la voce di Ruggeri, anche se francamente dubito che possa essere interpretata da altri con altrettanta efficacia e personalità.
Buona settimana!
Etichette: design, it's a fools' world, musica, The Smoking Pipe
Comments:
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La cosa preoccupante della droga è il fatto che sia stata quasi "sdoganata" dai politici, dalla gente in vista che, come si diceva un tempo, fa tendenza..se non ti fai una pista sei una mezza cartuccia e un perdente, sembra questo il messaggio che passa, è una cosa vagamente surreale. Sulle bustine da tè, io sono all'antica, anzi, se potessi, filtrerei direttamente le foglie!
@giraffa - rimasi sconvolto qualche anno fa quando arrestarono un galoppino della droga che aveva accesso all'interno di Camera e Senato. L'ottuagenario senatore a vita Emilio Colombo allora dichiarò che quello era il suo pusher che gli portava la dose per uso personale.
Nulla mi toglie dalla testa il sospetto che Colombo si espose perché non rischiava niente, vista l'età e lo status, e si dovevano salvare le chiappe di altri nomi eccellenti.
Nulla mi toglie dalla testa il sospetto che Colombo si espose perché non rischiava niente, vista l'età e lo status, e si dovevano salvare le chiappe di altri nomi eccellenti.
Mi sono innamorata, a vista d'occhio, delle bustine-origami... le voglio, le voglio, le voglio! ^__^
Grazie, carissimo! Ho sempre amato sia gli origami che il tè: come posso non volerle ad ogni costo?! ;-)
E se proprio non sarà possibile, trovo comunque che Natalia Ponomareva abbia avuto una "piccola" idea geniale...
E se proprio non sarà possibile, trovo comunque che Natalia Ponomareva abbia avuto una "piccola" idea geniale...
@Annachiara - Si trattava della Operazione Cleopatra, un'inchiesta del 2003 su un giro di droga che si svolgeva tra Cortina d'Ampezzo e Roma (ministeri e parlamento) e che portò all'arresto di Beppe Martello, pusher dalle insolite entrature, e dell'ex attrice Serena Grandi. Restarono coinvolti il Sen. Emilio Colombo, Rocco Crimi, tesoriere di Forza Italia, e l'allora sottosegretario Giuseppe Galati.
Poi indovina che successe? Silenzio di tomba, ovviamente.
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Poi indovina che successe? Silenzio di tomba, ovviamente.
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