domenica, luglio 04, 2010

 

Melting Pop 07.04.2010



Si però...

piroso.jpgOggettivamente, EnricomitragliaMentana è un direttore con i controfiocchi.
Con gli anni, l’esperienza e le vicissitudini del mestiere, Chicco ha perso quel piglio saccente e autocompiacuto da giornalista in carriera che, detto con franchezza, me lo rendeva indigesto. La sua ultima scommessa è prendere il timone di un TG nazionale, ma di nicchia (poco più del 4% di share), come quello di La7.

Ed è qui che sta il problema: il cambio alla direzione del TG è stato deciso dai vertici di Telecom Italia Media - che controlla La7 - senza una motivazione chiara, ma soprattutto senza un minimo di stile e di rispetto nei confronti di Antonello Piroso, direttore messo alla porta malgrado l’ottimo lavoro svolto “in macchina” per dare identità e ritmo alle news dell’ex TMC.
Ubi maior, minor cessat.
Non c’è dubbio che Mentana sia la carta vincente se l’obiettivo di Telecom è fare del TGLa7 il fulcro, l’elemento di maggior attrazione dell’emittente, però dispiace che un valido professionista paghi il conto solo perché caratterialmente poco compiacente e alieno al protagonismo.


Nuuu

radio_popolare_it.jpgQuesto non me lo dovevi fare, Radio Popolare!
Come ti è venuto in mente di privarmi del sacrosanto appuntamento domenicale con i reading e le selezioni musicali di Camera a Sud?
Dopo la morte clinica di RadioAlt, bella esperienza di ibridazione tra musica e libri in streaming “ammazzata” dalla crisi, mi restava giusto questo spazio “storico” curato da Eddi Berni: non ho parole.


All’Opera

Onestamente, non so se darò un’altra chance a Flock - da tre anni mio web browser di default - quando avrà ultimato il passaggio da Gecko-Firefox a Chromium (versione open source di Chrome).
Tutto può essere, ma non vedo quale vantaggio potrei ricavare da un browser che sta barattando le sue caratteristiche di unicità con una maggiore velocità e pulizia grafica.
O il nuovo Flock sarà davvero “speciale” oppure finirà nel dimenticatoio, visto e considerato che di browser velocissimi basati su WebKit ce ne sono fin troppi (Safari e Chrome, solo per citare i più noti).

Opera1060.jpgIn attesa di sviluppi, c’è la più recente versione (10.60) di Opera a intrigarmi parecchio.
Molto veloce da sempre, gratuito e disponibile su PC, Mac e Linux da alcuni anni, Opera è uno dei pochi web browser che ancora segue un percorso di sviluppo originale, pagandone anche le conseguenze negative.
L’ultima versione in ordine di tempo merita di essere messa alla prova sia perché scatta come un furetto, sia perché offre di serie una batteria di servizi integrati davvero notevole: una volta che ci si fa la mano, viene da chiedersi perché ricorrere ad applicazioni esterne o scaricare moduli aggiuntivi per ottenere gli stessi risultati.

In Opera 10.60 vengono confermati servizi ormai classici come Speed-Dial (imitato da altri browser) e Opera Turbo.
Il primo consiste in una raccolta di miniature dei siti preferiti: un click sulla miniatura e il sito si apre. Opera Turbo, invece, è una “mano santa” per chi non dispone di una connessione particolarmente veloce perché comprime le pagine richieste prima di inviarle al computer: un trucco che riduce drasticamente i tempi di attesa.
In aggiunta, con Opera Unite il browser fornisce una serie di servizi per condividere in modo sicuro immagini, musica e video presenti nel computer.

Altre caratteristiche piuttosto comode sono l’efficiente filtro sui contenuti, che non solo blocca le finestre pubblicitarie, ma permette di scegliere se vedere o meno immagini, animazioni o altri contenuti non essenziali, il supporto alle gesture del mouse per la navigazione e la predisposizione ai nuovi codec che si stanno affacciando come alternativa a Flash.


Design & Fisica

BilanArchi.jpgInizialmente l’ho considerata tuttalpiù un suggerimento fin troppo sfacciato per il responsabile acquisizioni del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano.

A ben pensarci, però, l’idea avuta dalle designer Sara Petrucci e Federica Castagno (acquacalda H2OT) è eccentricamente razionale (o razionalmente eccentrica), ergo stuzzicante: applicare le regole fondamentali delle scienze fisiche ad accessori per la cucina e per la tavola.

Non a caso, la collezione si chiama Fisica Applicata e un buon esempio di cosa intendano le designer con quel nome è dato dalla Bilancia di Archimede, una ciotola per alimenti graduata che si presta a essere utilizzata come bilancia una volta immersa nell’acqua.
Ulteriori informazioni qui.

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