martedì, marzo 20, 2012

 

Archeologia: un altro "cugino" per l'uomo?



red river manDopo il piccolo Homo Floresiensis indonesiano e l'Homo Denisovensis della Siberia, un altro "cugino" dell'uomo moderno sembra prepararsi a uscire dal buio della preistoria in un angolo della Cina meridionale.

I resti di almeno 5 individui appartenenti a una specie di ominidi finora non catalogata, vissuti tra 11.500 e 14.500 anni fa, sono oggetto di studi da parte di paleoantropologi e scienziati.

Al momento di loro si parla informalmente come "la gente della caverna del cervo rosso", dal nome di uno dei siti dove sono state rinvenute le ossa, mentre è prematura qualsiasi loro collocazione nell'albero genealogico della specie umana.

Dagli esami finora effettuati appare evidente che il "nuovo arrivato" si distingue per una singolare commistione di caratteristiche moderne e tratti arcaici.
In generale, gli individui avevano crani di forma rotondeggiante e dalla struttura ossea spessa.
Come appare nell'illustrazione, i volti risultavano piuttosto corti e piatti, con arcate sopraccigliari sporgenti, nasi ampi e una mascella prominente, ma priva di un mento simile al nostro.
L'esame della dentatura, inoltre, ha rivelato la presenza di molari ampi e robusti.
La scansione della cavità celebrale effettuata a mezzo di Tomografia Computerizzata indica che questi ominidi avevano lobi frontali di aspetto moderno, ma anche lobi parietali di tipo alquanto arcaico.

In attesa che gli studi scientifici e l'esame del DNA definiscano meglio il quadro della situazione, sulla gente della caverna del cervo rosso si possono avanzare alcune congetture:
Vedremo, spero presto, quali sorprese ha in serbo per noi questo clandestino della paleoantropologia.

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