domenica, luglio 15, 2012

 

L'autunno del patriarca



BerluscesareSarebbe facile liquidare con un “A volte tornano” la notizia - non ufficiale, ma neanche smentita - della (ri)discesa in campo di Silvio Berlusconi che, salvo ripensamenti o eventi imponderabili, potrebbe essere il candidato leader del PDL alle consultazioni del 2013.
A poco serve anche la constatazione di aver subodorato l'inghippo fin da quando Berlusconi diede le dimissioni da primo ministro e fece vista di accettare il ruolo (quasi) decorativo di padre nobile nel PDL.
Più volte, in passato, Silvio ha usato con successo - in affari e in politica - l’antica tattica cinese di apparire disinteressato e lontano per poi agire fulmineamente, spiazzando gli avversari.
E poi sarebbe contro la sua natura rinunciare in partenza a una sfida che solletica il suo ego come ricompattare nel suo nome un elettorato oggi orfano, confuso e smagato giusto in tempo per portare il PDL come minimo a un’onorevole sconfitta ai punti.

Quel che serviva a Berlusconi era un tempo di decantazione che permettesse di ripulire la memoria del suo bacino elettorale dagli imbarazzanti ricordi del Bunga-Bunga e delle umiliazioni subite sia sul piano internazionale sia alle ultime elezioni amministrative.
In passato gli erano tornati utili gli esecutivi di centrosinistra e le loro politiche economiche impopolari. Questa volta ha dovuto accontentarsi di un ripiego, ovverosia che fossero Angelino Alfano e i suoi quarantenni a “metterci la faccia” nell’appoggio al governo Monti.

In molti, anche dentro il PDL, ora sperano che la ventilata “estate di San Martino” di Silvio Berlusconi sia fugace e che l’autunno politico del settantaseienne patriarca faccia il suo corso senza ulteriori scosse.

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Comments:
IO so solo che non se ne può più!
 
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