domenica, ottobre 21, 2012

 

Parabola ecologica


Come Lazzaro


Questa storia sembra la ripetizione moderna di quanto è avvenuto nei secoli ogni volta che l'uomo è arrivato via mare in qualche luogo del pianeta da lui non ancora esplorato e colonizzato. L'elenco di specie animali che hanno fatto le spese della caccia, del disboscamento o delle abitudini predatorie degli animali che l'uomo ha portato con sé, infatti, è piuttosto lunga.
Makambo
Lo scenario della moderna "parabola" è l'Isola di Lord Howe, oggi paradiso turistico per pochi e facoltosi fortunati che si trova quasi a metà strada tra le coste orientali dell'Australia e la Nuova Zelanda.

Il 15 giugno 1918 la SS Makambo, nave adibita al trasporto passeggeri e merci tra l'Australia e le isole del mare di Tasman, va a incagliarsi forse per un errore di manovra su una scogliera affiorante nei pressi della costa di Lord Howe.
La nave, abbandonata, resta bloccata nella morsa degli scogli per circa 10 giorni prima di essere soccorsa e riparata. In questo lasso di tempo, i ratti neri che infestano la stiva della Makambo (cosa del tutto usuale fino a qualche decina di anni fa) guadano con comodo il breve braccio di mare e iniziano a colonizzare Lord Howe.

L'introduzione accidentale del prolifico e vorace roditore ha un effetto devastante sull'ecosistema dell'isola.
Nel giro di pochi anni, infatti, i ratti neri provocano l'estinzione di diverse specie dell'avifauna endemica dell'isola saccheggiandone i nidi, sterminano varie specie di lucertole, chiocciole e insetti autoctoni e danneggiano seriamente le piantagioni di Kenzia che rappresentano la principale fonte di reddito degli isolani.
A ciò si aggiunga che nel 1926 il governo australiano, nel tentativo di arginare l'escalation del roditore, introduce sull'isola un nuovo predatore - una civetta - che vince a mani basse la competizione con quanto restava delle specie di rapaci notturni specifiche di Lord Howe.

DryocoTra le vittime si conta anche un insetto particolare, il Dryococelus Australis, un inoffensivo insetto stecco gigante che gli abitanti di Lord Howe chiamavano tree lobster (aragosta degli alberi).
Fino al 1918, il Dryococelus è tanto comune nei boschi dell'isola da essere utilizzato dai pescatori locali come esca, ma già nel 1920 si inizia a darlo per estinto fino alla dichiarazione ufficiale, formalizzata nel 1930.

Settanta anni dopo, a sorpresa, si materializza il cosiddetto "Effetto Lazzaro".
Uno scalatore alle prese con le ripide pareti dell'imponente falesia di Piramyd's Ball, che si innalza dal mare pressoché in verticale a 20 km circa a sud di Lord Howe, trova dei resti rinsecchiti di Dryococelus abbarbicati su un cespuglio. Saranno necessari diversi e complicati appostamenti notturni per accertare la presenza su quello scosceso spuntone di roccia di una minuscola colonia di 24 esemplari.

Per l'insetto più raro al mondo inizia un lento cammino di recupero basato sull'allevamento in cattività di alcune coppie con l'obiettivo finale della reintroduzione della specie a Lord Howe.
Ad aprile 2012, lo zoo di Melbourne è arrivato a contare su una colonia di oltre 9.000 Dryococelus Australis pronti a essere immessi sull'isola.

Si dirà, ma i ratti?
Per fortuna, nel 2003 il ratto nero è stato dichiarato sradicato dalla piccola isola dell'Oceania.

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