Lezione di disegno
Mio figlio sistema la sua scatola di colori di fronte a me
e mi chiede di disegnare un uccello per lui.
Nel colore grigio immergo il pennello
e disegno un quadrato con serrature e sbarre.
Lo stupore gli riempie gli occhi:
"... Ma questa, padre, è una gabbia:
non sai disegnare un uccello?"
E io gli dico: "Figlio, perdona,
ho dimenticato la forma degli uccelli".
***
Mio figlio mette il libro di disegno davanti a me
e mi chiede di disegnare del grano.
Prendo la penna
e disegno una pistola.
Mio figlio si burla della mia ignoranza
domandandomi:
“Padre, non sai la differenza tra una spiga e una pistola?“
Gli dico: "Figlio,
una volta conoscevo la forma della spiga di grano
la forma del pane
e quella della rosa.
Ma in questi tempi crudeli
negli alberi della foresta s'adunano
i combattenti delle milizie
e la rosa indossa un'uniforme sbiadita.
Questo è tempo di frumento armato
uccelli armati
cultura armata
religione armata.
Non puoi comprare una pagnotta
senza trovarvi dentro una pistola
Non puoi cogliere una rosa nel campo
senza che levi le sue spine contro il tuo volto
Non puoi comprare un libro
che non ti esploda tra le dita".
***
Mio figlio siede ai bordi del letto
chiedendomi di recitare una poesia.
Dai miei occhi una lacrima scivola sul cuscino.
Stupito, mio figlio la sfiora ed esclama:
"Ma questa, padre, è una lacrima, non una poesia!"
E io gli dico:
"Quando crescerai, figlio mio,
e leggerai l’antologia della poesia araba
scoprirai che parole e lacrime sono gemelle
e che la poesia araba
non è altro che una lacrima pianta da dita che scrivono".
***
Mio figlio ripone le penne e i pastelli nella loro scatola
e mi chiede di disegnare una patria per lui.
Trema il pennello nelle mie mani
e il cuore mi si spezza nel pianto.
Nizar Qabbani
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