sabato, settembre 21, 2024

 

Stanno lavorando per noi...



Openpolis “dà i numeri” sulla produttività del Parlamento. A due anni dall’inizio della legislatura risultano depositati 2900 disegni di legge, di cui solo 144 (5%) hanno avuto l'onore di approdare alla discussione in aula.

2143 DDL sono fermi al palo in attesa di essere assegnati alle commissioni parlamentari o sepolti in coda alla lista dei lavori di queste ultime. È significativo che il 95% dei DDL parcheggiati sia costituito da proposte di iniziativa parlamentare, tanto più che queste ultime vantano un tasso di conversione in legge a dir poco deprimente: appena l’1,3% contro il 59% dei decreti presentati dal Governo.

Nel calderone dei DDL incagliati o destinati all’insabbiamento si trova un po’ di tutto: da normative su tematiche “sensibili” quali cittadinanza, fine vita, disabilità e diritti dei lavoratori ad argomenti più “eccentrici” come l’istituzione dell’albo dei sindaci emeriti o il divieto di declinare al femminile le cariche istituzionali.

In svariati casi sembra del tutto evidente che gli onorevoli sappiano in partenza che i loro disegni di legge finiranno su un binario morto. Il gioco vale comunque la candela se serve a intestarsi una causa, garantirsi scampoli di visibilità alla “vedo gente, faccio cose” od onorare simbolicamente una promessa elettorale di partito.

In definitiva le camere non saranno aule sorde e grigie e neppure bivacchi di manipoli (non ancora almeno), ma sono sempre più l’appendice notarile dell’agenda del Governo.
D’altra parte abbamo scelto noi, votando o astenendoci, chi dovesse rappresentarci e vogliamo pure fare gli schizzinosi?!?

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