giovedì, aprile 24, 2025
Considerazioni sul 25 aprile "sobrio"
Buon 25 aprile, 80mo dalla Liberazione, da festeggiare con quella “sobrietà” che - a parer mio - è un solenne scartavetramento della vescica nonché il parto di un’ipocrisia elevata al cubo.
- Buon 25 aprile “sobrio” alle autorità che si sono viste servire su un piatto d’argento la scusa per disertare o annullare impegni ed eventi graditi quanto una nevralgia al trigemino;
- Buon 25 aprile “sobrio” a quanti, anche quest’anno, si recheranno al Campo 10 del cimitero milanese di Musocco per commemorare tra lo sventolio di sobrie bandiere tricolori con l’aquila e il fascio littorio e l’altrettanto sobria “chiamata del presente” militari e civili che persero la vita avendo scelto di parteggiare per Mussolini e la sua repubblica-fantoccio asservita ai nazisti;
- Buon 25 aprile “sobrio” a quanti non rinunceranno a reclamare l’esclusiva sulla moralità delle piazze decidendo chi ammettere e chi cacciare dai cortei;
- Buon 25 aprile “sobrio” agli immancabili antagonisti di qualcuno o qualcosa;
- Buon 25 aprile “sobrio” a quelli che, per opposte ragioni, ritengono che non ci sia nulla da festeggiare o per cui valga la pena di sollevare le terga dal divano;
- Buon 25 aprile, di cuore, alla democrazia e alla Costituzione repubblicana: due lasciti della Liberazione di cui siamo beneficiari alquanto indegni.
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