domenica, novembre 16, 2008

 

C'è libertà e libertà



Scusi, cos’è che sta pagando?
L’Unità...aspetti ... aehm...ecco, la vede? È diventata così piccola...

Battute di spirito a parte, Concita De Gregorio ha firmato sul numero di venerdì dell'Unità un editoriale misurato e nel contempo incisivo intitolato “C’è libertà e libertà” a commento di due sentenze molto attese: quella della Corte di Cassazione sul caso di Eluana Englaro e la pronuncia in primo grado su quanto accadde nella scuola Diaz di Genova al termine del G8, sette anni fa.
Ci sarebbe tanto da scrivere su entrambe le vicende, ma il mio punto di vista l'ho espresso nei mesi scorsi, onde per cui non mi sembra il caso di concedere bis non richiesti.

Davvero è il caso di dire che c'è libertà e libertà, perché le due sentenze non potevano essere di segno più discordante.

Se la decisione della Cassazione sul destino prossimo della povera Eluana Englaro, infatti, è un insperato punto a favore sulla tenuta di uno dei cardini del nostro ordinamento giuridico, l'autonomia della giustizia e del potere giudicante esercitato dalla magistratura rispetto alle pressioni esercitate da poteri concorrenti, non altrettanto si può dire per la sentenza sui fatti di Genova del luglio 2001.

Giustizia non è stata fatta, perché se è vero che la responsabilità penale è personale, la ricostruzione secondo cui quella notte a Genova i nuclei operativi della Polizia di Stato agirono di testa loro, senza informare né aver ottenuto "disco verde" dai loro superiori nella catena di comando, è palesemente monca e priva di credibilità.

Per chi in quei giorni era a Genova e per la memoria di tutti lascio i link a tre spezzoni della diretta di Radio Popolare/Popolare Network di quel drammatico sabato notte del 2001 messi a disposizione sul sito dell'emittente.

Credetemi, sono testimonianze audio che meritano di essere ascoltate.
Questa sera il controllo è un po' più forte
Ci stanno assaltando
Comportamento da stato sudamericano

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Comments:
Inutile dire, dato che hai la bontà di seguire i miei sproloqui, quanto sia un piacere, per me, trovare queste parole nel tuo "Blog".
Della "Diaz" non ho scritto, perchè, ogni tanto [spesso], mi trovo a pensare che in 'sto Peasucolo ci sono solo brutte notizie. Ed allora mi imbarazzo: per me, per te. per la tanta, tanta brava gente Italiana. Che, però, non s'incazza mai abbastanza...
Buona serata.
Daniele (Macca)
 
concordo su tutto, Giulia
 
Spero che ora lascino in pace il padre di Eluana, devono essere stati 17 anni diinferno poveraccio.
 
ehhhh la parola "libertà" in questo paese assume significati diversi a seconda di chi la pronuncia ....
 
quoto il primo commento: non siamo mai abbastanza troppo arrabbiati. E chi è ai vertici, continua a giocare coi burattini come più gli piace.
 
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