lunedì, dicembre 15, 2008

 

The Big Chill


MD super82 airplaneAppena salito a bordo dell’aereo che mi avrebbe portato a Cagliari passo a fianco di uno steward. La sua voce mi suona familiare, così lo squadro e lo riconosco, quasi non credendo ai miei occhi. Mi trovo faccia a faccia, infatti, con un ex amico d’infanzia che abitava nella mia stessa strada e con cui ho fatto tutte le scuole elementari.
Sono passati oltre 15 anni dall’ultima vota che ci siamo incrociati di sfuggita in paese, tuttavia anche lui mi riconosce e così, raggiunta la quota di navigazione, ci sistemiamo in coda all’aeromobile per chiacchierare in tutta tranquillità.
La coincidenza che ci ha fatto incontrare sullo stesso volo potrebbe non ripetersi più e anche le rituali promesse di scambiarci mail vanno prese con beneficio d’inventario, lo sappiamo entrambi, però va bene anche così.

Mi è venuto spontaneo ricollegare questo episodio alla corsa alle “rimpatriate” che nella popolarità di Facebook ha un ruolo secondo solo all’effetto moda e al gusto (molto italiano) di “spettegolare” dicendo la propria sui fatti altrui.
Non ho niente contro questa ricerca del tempo perduto perché sino a non molto tempo fa ero incline a dare ascolto a quello che ho battezzato come il mio “istinto del cane da pastore”, ovverosia la tentazione di riportare all’ovile i frammenti dispersi della mia vita sociale e affettiva. Non c’era niente da fare: a dispetto che fossero trascorsi anni, lustri o interi decenni nel più assoluto silenzio e malgrado la razionalità tuonasse indignata, continuavo a sentire certe persone come pezzi vivi del mio cuore, a vedere la separazione come un fatto temporaneo o una minuscola ferita mai rimarginata.

Solo che mi manca poco ad arrivare alle 47 primavere, l’elenco dei missing è cresciuto sino a diventare spesso e ingombrante come una rubrica telefonica e - meglio sardi che mai - ho cambiato atteggiamento in materia.
Il passato, anche quello più intenso e condiviso, è qualcosa che sta alle mie spalle ed è solo affar mio, per cui i rapporti sociali li giudico e li gestisco per ciò che sono nel presente.

Per questo, per quanto guardi con allegria e indulgenza alla ricomparsa virtuale di volti e nomi un tempo cari, so di non aver bisogno di improbabili conferme affettive o di rimpatriate.
Si può anche provare nostalgia per quegli istanti in cui due anime sono sembrate così vicine da sfiorarsi, ma non al punto di chiudere gli occhi dinanzi a meri gadget o scadenti imitazioni. Non so se è questione che sono diventato troppo esigente, troppo vecchio o troppo orso, ma così stanno le cose.
Il Grande Freddo (The Big Chill) non è solo un bel film dolce-amaro.

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Comments:
Scrivi bene: 'Il Grande Freddo' non è solo un bel film. Proprio per questo non dovresti zittire quel richiamo che nostalgicamente ti sussurra ogni tanto di alzare il telefono o prendere la penna e tornare in contatto con un vecchio amico. L'ho fatto un paio di settimane fa, anch'io dopo aver incontrato un vecchio amico per puro caso. Ci siamo ritrovati a cena con altre 4 persone scomparse dal giro. Ed è stato proprio così: un bellissimo momento dolce-amaro.
 
Avendo lasciato amici e molto altro in quel di Bologna, Facebook è stato un mezzo utilissimo per riallacciare quei contatti che pensavo persi per sempre :(

Un messaggio, un saluto o una semplice richiesta di amicizia a volte permettono il riaccendersi di alcune luci spente da tempo e/o madeleines di proustiana memoria.

Al massimo, se qualcuno ti sta antipatico, vuoi mettere la meravigliosa sensazione di cliccare su "ignora" o, meglio, "elimina il contatto"! ^_^
 
@Lio /@iSiX
- ciò che intendevo dire è
che sino a qualche tempo fa avrei fatto carte false per avere una sorta di "macchina del tempo" come il ricerca-amici di Facebook, ma l'avrei usata nutrendo aspettative eccessive e fuori luogo. Il passato lo custodisco, ma preferisco non portarmelo appresso quando e se è il caso di "riscoprire" una persona spesso assai diversa (nel bene e nel male) da ciò che ricordavo.
 
Come ti capisco, Copy. anche io avevo prima quel malsano atteggiamento da cane da pastore. poi è passato.
le mie amiche volevano che mi iscrivessi a facebook a tutti i costi, ma non l'ho fatto. non ancora, almeno. però, la curiosità è tanta, e nella stringa di ricerca ho digitato i nomi di tre miei ex... e li ho trovati tutti e tre!!! pensa te... i casi della vita :D
 
Tutto cambia, specialmente le persone.
Ma a volte è piacevole scoprire sia quello che è immutato sia quello che è cambiato (nel bene e nel male).
 
Il passato e' passato, a volte farlo rivivere e' molto deludente. Io preferisco ricordare.
Ciao Copy, però, per esempio, è bello riguardare vecchie foto e rivivere momenti particolarmente intensi, vero?
 
"...so di non aver bisogno di improbabili conferme affettive o di rimpatriate...".
Questa frase l'ho fatta mia e la dirò a tutti coloro che ancora si chiedono perchè non sono su facebook.
Ho avuto notevoli discussioni con mio marito che, avendo un passato giovanilistico da animatore Valtur per lui mantenere o riallacciare contatti è una questione di vita o di morte. E neanche a dirlo su facebook c'ha una miriade di contatti.
La cosa mi dà fastidio parecchio. Gelosia? Invidia ? Boh? Chi amavo non si è mai allontanato veramente da doverlo riacchiappare sul web; tutti gli altri si fanno bella compagnia nella mia memoria e se se lo sono meritato stanno in the bottom of my heart.
Sono estremista? Francamente me ne infischio...

p.s. Marcè...a proposito...mi sà che questa volta il cielo mi ha esaudito... ma per scaramanzia...
Ti abbraccio forte forte.
Auguri di cuore

Graziella
 
Quello resta uno dei miei film preferiti. E comunque io c'ho sempre un posto nel mio cuore per le anime che mi sono state vicine.
Ti abbraccio Marcello, e spero che le tue vacanze siano foriere di buone cose.
Con affetto
 
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