giovedì, maggio 28, 2009

 

Chuckling beneath the shroud



De Profundis

C'è uno scontro tra due macchine
al di là della Moscova
E si son conciati tutti,
anche quello che guidava.
Eran tre con dietro un quarto,
che però era già morto
e difatti nella bara
lui non s'è nemmeno accorto.
Nel corteo si procedeva
tutti quanti alla rinfusa
quasi fossero cateti
in cerca dell'ipotenusa.
Il diacono sfiatava
su ogni mezzo do di petto
Il defunto, solo lui,
nel suo ruolo era perfetto...

Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito
Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito

Le piagnone nei singhiozzi
eran scarse d'energia
L'oratore a ogni frase
dava sfoggio d'amnesia.
Lo baciava sulla fronte,
poi sputava disgustato
e lì il morto, assai discreto,
è rimasto senza fiato.
Ecco il cielo s'indispone
e scoppiettano due tuoni,
ma si sa che la natura
e ne frega dei sermoni.
Tutti quanti a scantonare
per cercare almeno un tetto
e soltanto il caro estinto
non si è messo a far fagotto...

Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito
Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito

Che gli importa del diluvio,
non è poi questo svantaggio
nei viventi, a dire il vero,
c'è carenza di coraggio.
I defunti, gli ex-umani,
han più stabile fermezza,
mica fatti come noi
sono proprio un'altra razza.
Poi in quanto a sangue freddo
non si fanno compatire
non li vedi mai scomporsi,
mai avranno da ridire
Sanno star nel loro ambiente,
quieti quieti fino in fondo,
non si sente anima viva,
proprio cose d'altro mondo...

Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito
Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito

Là nel regno delle ombre
non si sente una parola
e di notte una signora
ci può andare anche da sola
ché non corre nessun rischio,
né pericoli di sorta
qui nessuno la importuna
o le fa la mano morta.
E va beh che prima o poi
dovremo andarci tutti quanti,
ma se c'è chi ha molta fretta
che mi passi pure avanti
Sembra proprio che a schiattare
qui si faccia tutti a gara
con la debita eccezione
di chi sta dentro a una bara....

Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito
Perché, senza entrare nel merito,
è soltanto questione di spirito


Una bella esibizione live di Giorgio Conte, fratello del più celebre Paolo, che interpreta De Profundis, adattamento in Italiano di una canzone composta dal poeta e cantautore russo Vladimir Vysotskij (Mosca, 25 gennaio 1938 – 25 luglio 1980).
Le origini del pezzo nella musica di strada e nei quartieri malfamati di Mosca, regno del ribelle e "non allineato" Vysotskij, è evidente.
Giorgio Conte e la band che l'accompagna hanno dato al testo un'impronta deliziosamente ironica e surreale, mentre dal punto di vista musicale traspaiono chiare e godibilissime coloriture Klezmer.

Etichette: , ,


Comments:
mi fa pensare a tante cose questo testo...e mi ha evocato tanto russia periodo comunista...
 
@La Coniglia
- è un testo non banale per una canzone che pochi conoscono. Spero non ti abbia fatto pensare o ricordare cose spiacevoli.
Aggiungo una nota sull'autore. Ufficialmente era uno sconosciuto, perché i temi che trattava nelle sue canzoni erano invisi alle autorità sovietiche, non di meno era conosciutissimo dalla gente.
Il giorno che morì, infatti, la voce si sparse in un baleno in tutta Mosca e al suo funerale c'era un folla strabordante.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?