lunedì, settembre 21, 2009

 

Appassire



unemployed, disoccupatoGirando per Internet mi sono imbattuto in una breve di cronaca: “Due lauree, ma faceva il muratore: si toglie la vita dopo essere stato licenziato”.

L’articolo racconta in modo succinto l’epilogo tragico della vita di un quarantanovenne di Sora, cuore della Ciociaria frusinate, laureato in Matematica e Fisica e tuttavia da anni costretto ad affidarsi a lavori saltuari per sbarcare il lunario.
L’uomo ha deciso di suicidarsi dopo aver perso l’ultimo impiego precario: muratore presso un’impresa edile locale.
Pare che l’uomo, coniugato e con due figli in tenera età, riponesse ancora qualche speranza di essere chiamato a insegnare...

Al di là della pietà e del rispetto per il dramma umano, quello che mi ha colpito come un cazzotto sotto la cintura è l’idea di un talento precocemente appassito senza essere arrivato a fioritura, del disegno di un’intera vita irrimediabilmente rovinato e reso irriconoscibile, trasformato in un informe scarabocchio: un dolore che scava, una ferita che può essere tamponata provvisoriamente, ma non rimargina mai.

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Comments:
Si sentono sempre più spesso di tragedie come queste purtroppo.
 
E' terribile e così terribilmente vicino, quotidiano, "normale".
 
...senza parole...
 
Dolorosi eventi. E ferite che non guariscono, anzi peggiorano di giorno in giorno.
E' una grande fortuna avere un lavoro, al giorno d'oggi: dovremmo portargli più rispetto, non innervosirci o arrabbiarci o sbuffare per sciocchezze.
Non è sempre facile amare ciò che si fa ma, almeno, trovo giusto provarci con tutte le forze (anche se mi rendo conto di parlare da donna fortunata... che il suo lavoro lo ama moltissimo da sempre...)
 
E' terribile. Purtroppo questo drammi costituiscono la punta di un iceberg di una situazione che coinvolge moltissime persone. Trovare un lavoro in questa italietta ormai è diventata una chimera.
 
La dignità umana non ha prezzo. Figli, moglie, famiglia non contano più niente ad un certo punto, se uno non riesce a guardarsi allo specchio...magari inconcepibile per noi che restiamo...
Sono indietro con la lettura, ma mi riprenderò!
 
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