domenica, luglio 11, 2010

 

Archeocompilation



Paranthropus Robustus

Ultimamente il mondo della paleoantropologia è in subbuglio. Da gennaio a oggi è stato tutto un fiorire di scoperte e di tesi scientifiche che mettono in discussione datazioni, linee di parentela e scenari dati per acquisiti.
Inoltre, mai come in questo periodo c’è stata una produzione così abbondante di articoli, saggi e studi comparativi che gettano una luce nuova e curiosa sull’album di famiglia della nostra specie.
Insomma gli antenati sono un argomento che “tira” parecchio ed è persino divertente assistere a quella che sembra l'irruzione di un rave party sotto le volte della Cappella Sistina.
Il problema, semmai, è che al lettore viene dato in pasto di tutto, dalla divulgazione scientifica alle ricostruzioni più improbabili, senza che gli siano offerti gli strumenti necessari per distinguere l’informazione dalla panzana.

Ma scorriamo insieme alcune delle “chicche” comparse di recente:

Tipetti mordaci

Utilizzando un sofisticato programma di simulazione 3D, un gruppo di studiosi australiani ha confrontato l’efficienza e la forza del morso dell’uomo moderno con quelle dei grandi primati attuali (scimpanzé, gorilla, orango) e di due antichissimi ominidi: l’Australopithecus Africanus e il Paranthropus Boisei.

Paranthropus BoiseiÈ emerso che malgrado la struttura cranica più leggera, la dentatura più piccola e stretta e la muscolatura facciale assai meno sviluppata, l’uomo moderno è dotato di un morso potente ed estremamente efficiente.

In termini di pura efficienza battiamo gorilla, scimpanzé e persino il Paranthropus Boisei, vissuto in Africa Orientale tra 1,7 e 1,4 milioni di anni fa ed eloquentemente soprannominato “the nutcracker man” (l’uomo spaccanoci) per la forma massiccia dei denti e l’imponente fascio dei suoi muscoli masticatori, "ancorati" per forza di cose alla cresta sagittale in cima al cranio.

Neanche a farlo apposta, un altro team di studiosi ha analizzato al microscopio elettronico la dentatura di alcuni esemplari di Paranthropus, scoprendo la quasi totale assenza dei segni d’usura provocati dalla masticazione prolungata di vegetali coriacei quali radici, tuberi, semi e frutta in guscio.
In altre parole, contrariamente a quanto si pensava, questi nostri lontanissimi parenti preferivano una dieta “morbida”, a base di frutta e bacche, e ricorrevano alla straripante forza delle loro mascelle solo quando non trovavano nulla di meglio da mangiare.
Avranno avuto un cervello piccolo e rudimentale (circa 400 cm3), ma non erano scemi.

Per inciso, è bastato che circolasse in Rete la ricostruzione del possibile aspetto del Paranthropus Boisei perché sui siti di criptozoologia venisse rilanciata la tesi secondo cui il Bigfoot/Sasquatch, semi-mitica creatura scimmiesca che si nasconderebbe nei boschi della west coast americana, dalla California alla Columbia Britannica, sarebbe un Paranthropus miracolosamente sopravvissuto all’estinzione e trasferitosi (non si sa come) dall'area compresa tra Kenya e Tanzania al continente nordamericano.

Pumped Macho

Dopo la notizia della prova scientifica che la popolazione mondiale - africani esclusi- possiede una piccola quota di geni ereditati dall’Uomo di Neanderthal, altre informazioni sono sopraggiunte a rimescolare le nostre nozioni su questo cugino misteriosamente estintosi circa 30.000 anni fa.

homo heidelbergensisSi riteneva che i Neanderthal si fossero staccati dalla linea evolutiva che conduce all’uomo moderno tra 500.000 e 300.000 anni fa e che l’antenato comune fosse l’Homo Heidelbergensis, una specie di rambo preistorico (altezza media 1.80, muscolatura possente, cervello di dimensioni pari o lievemente superiori al nostro, alta capacità di adattamento ad habitat diversi, anche ostili).

Invece, un recente studio condotto utilizzando una sofisticata simulazione computerizzata comparativa sugli effetti delle mutazioni ambientali sulle caratteristiche dei denti di Neanderthal e di altri ominidi trovati in Africa, Europa e Asia ha portato una studiosa dell'Università di Granada (Spagna) a retrodatare il distacco dei Neanderthal a circa 1 milione di anni fa - ovvero almeno 500.000 anni prima di quanto si pensava - e a escludere pressoché tutte le specie di Homo finora catalogate dal ruolo di potenziale anello di congiunzione.
Se le conclusioni della ricercatrice si dimostrassero corrette, vorrebbe dire che c'è un ulteriore e misterioso antenato comune da trovare. Inoltre, sarebbe l'ennesima conferma che madre natura ha sperimentato più varianti di ominidi, anche in contemporanea e in aree contigue, prima di selezionare per vari - e spesso insondabili - motivi il ceppo che meritava di progredire nell'evoluzione.

Non basta: un’equipe dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia Russa delle Scienze ha studiato i resti di un esemplare di Neanderthal.
L’esame dell’omero (l’osso del braccio che va dalla spalla al gomito) ha portato alla conclusione che i maschi di Neanderthal non solo disponevano di una muscolatura a dir poco erculea, ma che tale sviluppo fosse dovuto a livelli di testosterone in circolo oggi impensabili e insostenibili.
neanderthal huntersFattori genetici, ambientali e alimentari avrebbero innescato anche un marcato dimorfismo tra i sessi, con maschi di corporatura nettamente più massiccia delle femmine e dotati di una forza impressionante, ma anche inclini ad esplosioni di aggressività brutale a causa della costante overdose ormonale.

Un’ultima notizia, non recentissima, riguarda i rapporti di amore/odio tra i nostri antenati e i Neanderthal.
Se è vero che vi fu un primissimo periodo di sovrapposizione pacifica in Medio-Oriente e Anatolia, con incroci tra specie, in almeno un caso - nel sud della Francia - abbiamo trovato la prova di un Neanderthal che fece una bruttissima fine: macellato e mangiato.

Etichette: , ,


Comments:
Estintosi? Qualche Neanderthal in giro si trova ancora.
 
@Giraffa - :D
 
Anche io come giraffa sono sicuro di essermi imbattuto più volte nell'esemplare in questione. Comunque è più forte di me, ma io appena sento parlare dell'uomo di Neanderthal, mi metto a canticchiare questa canzoncina:

http://espanol.video.yahoo.com/watch/4995517/13291662
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?