sabato, dicembre 11, 2010

 

Andando a fondo Resume



Teniamo famiglia

Siamo alle comiche finali, patetiche e sconclusionate, di una democrazia parlamentare abbruttita, svilita, svuotata.
Lo scollamento tra i giochi di palazzo e le esigenze del Paese reale non è mai stato tanto visibile, esposto in tutta la sua laida ripugnanza come in questi giorni di febbrile conta delle pecore e di spregiudicato mercato dei parlamentari.

Il disgusto per questo spettacolo grottesco e offensivo, la sensazione che non ci sia alcuna via d’uscita per questa nazione miseramente inceppata mettono addosso un senso di impotenza difficile da sopportare come cittadino, anche se per ora posso tranquillamente continuare a farmi gli affari miei, come milioni di altri italiani.
Non mi straccio ipocritamente le vesti per i volenterosi soccorritori “Last Minute” dell’esecutivo, benché meritino tutto il disprezzo possibile per le improbabili crisi di coscienza accampate a giustificazione: quella dei liberi saltatori della quaglia è una categoria rappresentata in parlamento quanto meno dall’avvento del primo governo Berlusconi.

Purtroppo raccogliamo frutti amari da un sistema originariamente concepito per portare in parlamento persone virtualmente affrancate da vincoli territoriali e di obbedienza di partito, in modo che potessero servire con onore e coscienza unicamente il bene superiore della nazione.
Ricordare il nobile slancio dei costituenti e vederne oggi gli esiti opposti fa male come un ceffone in pieno viso; fa toccare con mano la miseria ideale e umana di una classe politica che - nella maggioranza come nell’opposizione - rispecchia, ingigantiti ed esasperati, tutti i difetti e nessuno dei pregi della borghesia mercantile e professionale che le ha dato i natali.


Internet: Safari e la leggibilità

Safari, il web browser targato Apple, non è mai stato tra i miei “attrezzi” preferiti non tanto per questioni di gusto personale, quanto perché si dimostrava fragile, bisbetico e dispettoso verso i Mac “vintage” su cui lavoravo.

Safari Reader in action L’ultimo aggiornamento in ordine di tempo (Safari 5.0.3), disponibile per Mac e Windows, mi ha costretto a rivedere almeno in parte il giudizio.

Sulla velocità, da sempre una prerogativa di questo browser, non ho nulla di nuovo da riferire.
Safari è una scheggia e regge bene alla distanza anche dopo una navigazione campale con una quantità spropositata di tab aperte.

Quel che più mi ha impressionato favorevolmente è un piccolo servizio aggiuntivo: la funzione Reader.

In breve, chiunque frequenti i siti dei quotidiani sa bene come ogni articolo scorra in una sorta di slalom tra immagini, banner pubblicitari e box vari.
Cliccando su Reader, la schermata cambia aspetto: la pagina originale viene “oscurata” e in primo piano appare il testo dell’articolo presentato su sfondo bianco come un qualsiasi documento prodotto da un wordprocessor, oltretutto a caratteri dimensionati per una leggibilità confortevole. Nell’immagine, potete vedere Reader all’opera su una pagina di Repubblica e, sotto, l'articolo nel suo aspetto originario.

Una banale minuzia? Sarà, ma per un lettore come me, che fa un uso intensivo delle informazioni, è un gesto di attenzione assai gradito.



Invenzioni

Quando non viene sacrificata sull’altare della necessità di giustificare a tutti i costi la presenza del testimonial bello & famoso imposto dal cliente, la creatività dei pubblicitari è capace di produrre invenzioni sorprendenti, surreali, che per una manciata di secondi riportano lo spettatore allo stadio di bimbo immerso nelle illustrazioni di un libro di fiabe o nella visione di un cartone animato.
Solo che, alla fine dello spot, l’adulto riprende il controllo, si gratta dubbioso la zucca e sbotta: “Boh, non so se ho capito... che gran ca##ata”.

Un esempio? Questo spot per Orangina realizzato dall’agenzia parigina Fred & Farid.



Buona settimana.

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Comments:
Teniamo famiglia: e pure un pensierino su questa legge elettorale e sulla presunta infallibilità delle Segreteria di Partito (scritte in maiuscolo!) nel cooptare i candidati più fedeli proprio non lo vogliamo fare?
Chissà come mai questa coincidenza tra una legge elettorale così ed il salto della quaglia...
Forse, alla fine, 'sti cazzo di elettori che scelgono gli eletti a qualcosa servono.
 
La soluzione più efficace per i nostri parlamentari è un grande buco nero che se li prenda tutti, e non se ne parla più.
Ho visto la pubblicità, devo dire che con quegli shorts, mentre stendo i panni, non sono per niente male :-D
 
@valeRio - Con il porcellum, le Segreterie di Partito hanno ottenuto il controllo esclusivo sulla scelta dei candidati, con l'entusiasmante risultato di coprirsi ulteriormente di ridicolo.
Con tutte le loro sofisticate alchimie riescono quasi sempre a imporre le peggiori scartine, i portaborse rampanti o gli "amici degli amici", prendendo a pesci in faccia gli elettori.
Evidentemente c'è del masochismo innato se godono come ricci a far eleggere persone impresentabili e inaffidabili o, addirittura, a farsele bocciare sonoramente alle primarie, come avviene nel piddì.

@Giraffa - Sai qual è il problema? E' che non vedo il ricambio che bussa alle porte, e quello che fa anticamera spazientito (vedi i Rottamatori di Renzi) per me è ben lontano dall'essere il nuovo che avanza. Mi auguro che il mio sia solo un eccesso di pessimismo.
 
A questo pessimismo (lo posso definire "cosmico") ci hanno e ci siamo portati. Il cambiamento dovrebbe partire da Noi, che le mani le abbiamo legate. E loro i lacci li fanno bene.
Grazie della tua attenzione, hermano. sai che per me è preziosa.
 
Come sempre, in accordo :-)
Ciao Marcello, grazie dei tuoi arguti spunti di riflessione.
 
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