giovedì, novembre 03, 2011

 

Crisis? What crisis??



Dovessi giudicare gli effetti della crisi economica sul potere d’acquisto e sul tenore di vita degli italiani prendendo come indicatore unicamente un campione casuale delle autovetture che transitano sotto la finestra di casa in un sabato pomeriggio qualsiasi, dovrei concludere che:

LuxurycarsGià, perché nel giro di pochi minuti mi capita di veder sfilare in ordine sparso il contenuto di un numero di QuattroRuote con i principali modelli di classe medio-alta e alta dei listini Audi, BMW, Porsche, Mercedes, Lexus, Jaguar, Range Rover, PSA, WW, Honda, Nissan, Alfa Romeo e Lancia.

Età media delle autovetture in circolazione, tutte rigorosamente fiammanti come appena uscite dal concessionario, max 1,5/2 anni. Prezzi di listino: abbondantemente sopra la soglia dei 30.000 €.

Inevitabilmente le utilitarie, nuove o con diverse stagioni impietosamente stampate sulla carrozzeria, recitano la parte delle umili comprimarie in mezzo a tanto profluvio di SUV, maxi fuoristrada e berline di rappresentanza che portano a spasso quella classe indefinita di liberi professionisti, commercianti, manager e imprenditori che pubblicamente "sta alle pezze", ma che in privato apre i portafogli pur di sfoggiare uno status-symbol semovente.

A pensare male si fa peccato, tuttavia...

Etichette: , ,


Comments:
Dal basso della mia Renault Clio e cosciente di essere mosso dall'invidia di chi vorrebbe potersi permettere di buttare via soldi per un banale mezzo di trasporto, sono solito dire che la lunghezza (in senso lato) di una macchina è inversamente proporzionale a... hai capito a cosa... ;D
 
@Lofa - :D
io la copymobile l'ho salutata qualche anno fa e non l'ho rimpiazzata: troppi costi fissi e troppo poco uso per giustificare un investimento così rilevante.
Lo so, è un discorso da morto di fame che segretamente sogna di essere così vergognosamente ricco da potersi concedere a cuor leggero tutta una serie di sfizi (in primis lavorare unicamente per passione, da battitore libero) e balocchi tecnologici.
 
Ne farei volentieri a meno anch'io, ma la figlia adolescente che vienimi a prendere a mezzanotte oppure la spesa fino a Settala (dove trovo vino carne e frutta con prezzo e qualità sensibilmente migliore che a Milano) oppure le varie ed eventuali del quotidiano mi tengono molto lontano dal trasformare il proposito in un fatto.
Complimenti, grande scelta.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?