domenica, aprile 26, 2009

 

Sunday Resume 04.26.2009



La nazione che non conosce il sorriso

Noth Korea lightsLa Corea del Nord non è certo il primo posto che mi viene in mente per trascorrere una vacanza, non solo per il suo clima pungente.
Mi viene difficile immaginare un luogo del pianeta più triste e alieno di una nazione-caserma che rivaleggia con la Birmania nella repressione delle libertà individuali, dove il "Caro Leader" è un ometto riverito come un monarca assoluto dalle qualità sovraumane, dove si possono condannare milioni di persone a condizioni di vita ai limiti della sussistenza pur di sviluppare nuove armi di distruzione di massa.

Nell'immagine, scattata dal satellite, si vede la Corea del Nord immersa quasi totalmente nel buio rispetto alla Corea del Sud. Si tratta di un indice dello sviluppo e della disponibilità di energia per uso civile in una nazione che non difetta affatto di carbone e di risorse idroelettriche e che si vanta del possesso di armi atomiche...

Mi ha molto colpito "The land with no smile": una serie di foto scattate a Pyongyang, capitale della misteriosa e infelice Corea del Nord, da un businessman occidentale scortato dalle immancabili "guide" (agenti dell'intelligence nordcoreana). Andatele a vedere qui .

Il G8 e il valzer del grottesco

half flagParadossalmente, è doveroso dire grazie a Silvio Berlusconi per aver trasferito il G8 dall'isola di La Maddalena all'Abruzzo a pochi mesi dalla data d'inizio del maxi meeting internazionale.

La solenne figuraccia che il Premier ha fatto fare all'ancora fresco di nomina Ugo Cappellacci, avvertito a cose fatte come il classico marito becco, ultimo a sapere delle tresche della coniuge, e i danni procurati dalla mancata realizzazione delle opere previste per il G8 sono la migliore dimostrazione di quanto valgano le promesse di un leader tanto affabile a parole quanto assolutamente privo di scrupoli.

Si sapeva da tempo che l'idea di ospitare i grandi della terra a La Maddalena era sgradita all'Unto perché voluta da Renato Soru e Romano Prodi. L'idea di spostare la sede del G8 in Abruzzo pare sia stata partorita da Guido Bertolaso, e al Silvione non è parso vero di poter cogliere l'opportunità di un colpo mediatico da maestro, rifacendosi con gli interessi dei tentativi andati a vuoto di traslocare il summit a Napoli.
Mi dispiace, sinceramente, per la sorte dei lavoratori delle imprese in subappalto che stavano lavorando a La Maddalena, e ancor più per il fatto che le imprese nazionali che si erano spartite i lucrosi appalti con procedure che, eufemisticamente, potremmo definire "poco trasparenti" verranno in qualche modo risarcite delle perdite con altri favori ministeriali.
Mi chiedo solo dove siano finiti i fieri e sdegnati sardi che fecero gazzarra e guerriglia a Cagliari quando la regione aveva dato l'OK per smaltire un po' del pattume napoletano...

Tornando alla politica regionale, c'è poco da gioire di questi tempi. Chi, mesi or sono, levava il calice alla "Sardegna che torna a sorridere" ora tace imbarazzato davanti al fatto che non una delle mirabolanti promesse elettorali è stata mantenuta.
L'Euroallumina di Portovesme, alla faccia della nota telefonata all'amico Putin, oggi è un sarcofago colmo di veleni che non si sa come e dove smaltire, la chimica a Porto Torres, Ottana e Macchiareddu è in agonia, la Sassari-Olbia, se tutto va bene, vedrà la luce tra venti anni e il promesso collegio elettorale per le europee si è perso nelle nebbie, tanto per non fare uno sgarbo alla Sicilia che ha 3 volte gli abitanti della Sardegna.
In definitiva, oggi l'isola e chi la governa hanno il peso e lo spessore politico del pane carasau, ed è già tanto se quel bel tipo di Renato Brunetta non si pulisce le scarpine di vitello sulle poche prerogative residue dell'autonomia regionale.

Una firmetta, please

ScajolibusSi rincorrono in rete voci incontrollate in merito all'esistenza di un "geniale" progetto governativo per la realizzazione di almeno una delle nuove centrali termonucleari italiane in Sardegna, contando anche sull'altissimo senso di responsabilità e di condivisione (...) dell'attuale giunta regionale.
Addirittura si ventila che tra i siti prescelti ci sia Arborea, già Mussolinia di Sardegna, centro agricolo a sud di Oristano sorto durante il ventennio fascista dopo la bonifica di una zona paludosa e abitato, alle origini, da coloni provenienti da Friuli e Veneto.
Sembra una barzelletta, perché dal territorio di Arborea arriva la quasi totalità del latte vaccino e dei suoi derivati nonché buona parte della verdura e degli ortaggi freschi venduti sul mercato isolano. D'accordo che l'attuale sindaco di Arborea è un personaggio particolare, che recentemente ha fatto ripristinare la dicitura "Mussolinia di Sardegna" sui documenti dei residenti nati durante il periodo fascista, ma nell'Italia di oggi solo ciò che è folle diventa prima attuabile e poi irreparabile.

Non sarebbe male, pertanto, sommergere la scrivania dell'ineffabile ministro Claudio Scajola e del Silvio nazionale con una petizione popolare che dichiari in modo civile, ma fermo, la contrarietà all'avventura termonucleare e il sì allo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili come quella solare, qui.


Anello mancante?

puijina darwiniSull'isola artica di Devon, Canada, un gruppo di ricercatori si è imbattuto nei resti fossili di un mammifero carnivoro sconosciuto dalle attitudini anfibie vissuto nel Miocene, circa 23 milioni di anni fa.
L'animale, che in vita era lungo più o meno un metro, è stato catalogato con il nome di Puijina Darwini.
Basandosi su alcune particolarità dei resti (cranio, muscolatura, estremità degli arti palmate) è stato definito come "l'anello mancante" nella transizione di un gruppo di mammiferi terrestri verso la vita marina approdata negli attuali pinnipedi (foche, otarie, leoni marini, trichechi).
Qualcuno è arrivato a definire il Puijina Darwini "una foca preistorica capace di camminare", ma è più probabile che si tratti di uno dei tanti esperimenti che madre natura compie e che non ci sia un collegamento diretto tra questa sorta di grossa lontra e i pinnipedi odierni, un po' come l'Oreopiteco trovato in Toscana, l'Australopiteco Robusto o l'Uomo di Neanderthal rispetto alla nostra specie.
Ciò non toglie nulla al fascino arcano del grande libro dell'evoluzione, in cui il Puijina Darwini ha ritrovato finalmente il posto che gli spetta.

Una donna ci aspetta alle colline

Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l'arma e il nome.
bismantovaUna donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
e il suo nome.
Una donna
ci aspetta alle colline.
Cesare Pavese - La terra e la morte

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Comments:
notizia uno: che pena...mi sento di ringraziare per non esser nata in un posto del genere...e provo un forte senso di compassione per i poveretti che hanno tutto (?) li. O per lo meno gli affetti, che quelli non fanno mai male...
notizia due: ci scriverò un post proprio ora, dire che sono inc...nera è poco.
notizia tre: massì! chi se ne frega se latte e vrdure sarde vengono in gran parte da Arborea? Alla fin fine il verde ci dona, diventeremo tutti omini verdi...
notizia quattro: poveretto che bruttino che è questo animaletto...
 
Su Cappellacci ho pensato la stessa identica cosa.
 
I fieri sardi? Ma quali? Quelli che hanno regalato la bandiera dei Quattro Mori all'imperatore? Quelli che stanno vicini vicini al marito becco, pasciuti e felici di aver conquistato la poltrona? Po' caridadi.. Grazie per la poesia di Pavese :-)
 
@La Coniglia
- la verità, purtroppo, è che quel S.O.B ha messo un'altra volta nel sacco tutta Italia e ai noi ha fatto di peggio "ad altezza targa".

@Dugangst
- credo sia inevitabile, visto come si sono svolti i fatti, però dubito fortemente che la cosa gli rovinerà il sonno e il sorriso

@Giraffa.C
- Infatti ero tentato di usare la sciabola invece del fioretto, ma già dipingerli come fieri era sufficientemente grottesco
 
Quante cose...
Mi permetto solo di lodare la pubblicazione della Poesia di Pavese, scrittore a cui mi sento molto legato.
Peccato che quelli che le cose le avevano già capite non ci siano più.
Adesso abbiamo Bondi...
Dan (Macca)
 
@Macca
- Eh, ormai è raro trovare il tempo e la lucidità per aggiornare il blog durante la settimana, per cui finisco per fare dei gran fritti misti domenicali :-)
 
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