mercoledì, novembre 25, 2009
Futuro & Passato
il futuro in una nuvola?
L’ho detto e lo ripeto: sono retrogrado e passatista, un po’ per vili questioni di budget e un po’ per indole. Tuttavia mi piacciono le novità, almeno quelle che m’incuriosiscono o che, indirettamente, mi sfidano.
Google, ad esempio, non è certo una novità, ma lo sono alcune ideuzze che sta portando avanti: Chrome OS e il futuro Googlephone.
Sul nuovo sistema operativo sviluppato a Mountain View si sono scritte e dette diverse cose prima, durante e dopo la presentazione. A caldo, i commenti che ho potuto leggere non sono stati teneri: si andava, infatti, dal tiepido consenso allo scetticismo, alla delusione e all’aperta contrarietà.
Ma cos’ha di tanto innovativo e controverso Chrome OS? Per capirlo è necessario fare un passo indietro.
Tutti i sistemi operativi attuali sono figli della logica secondo cui il Personal Computer deve essere in grado di funzionare come macchina autonoma e autosufficiente; in questo sta la differenza con un semplice terminale, che è inservibile se non c’è un collegamento attivo a un server centrale.
Anche nelle reti aziendali (Lan, Wan, Intranet), dove alcuni servizi sono centralizzati, i PC autorizzati accedono a uno o più server remoti per inserire o consultare dati. Se però la connessione non c’è o cade, ogni PC dispone di un sistema operativo e di applicazioni per funzionare “in locale” esattamente come il PC di casa quando non è collegato a Internet.
Chrome OS, invece, prende atto della crescita del Web sposando la filosofia del less is more e del Cloud Computing.
Volendo semplificare, il sistema operativo diventa un grande browser web svuotandosi della maggior parte dei compiti di regia sulle applicazioni e sui dati in memoria, visto che applicazioni e dati non risiedono più nel computer, bensì in un sistema di server in Rete: la Nuvola cui ha accesso il singolo utente.
Vuoi scrivere un documento di testo? Con Chrome OS non dovrai far altro che cliccare sull'icona dell'applicazione web Google Docs, scrivere, salvare il file e questo resterà a disposizione ospitato su uno dei server della “tua” Nuvola. Lo stesso discorso vale per la posta elettronica (Gmail), le immagini, i video e via discorrendo.
Quali sono i vantaggi?
I PC che adotteranno Chrome OS saranno molto più agili nel funzionamento, non dovendo caricare all’avvio miriadi di preferenze ed estensioni né richiamare dati archiviati nel disco rigido. Non ci saranno incompatibilità tra versioni diverse del software perché gli aggiornamenti delle applicazioni web saranno fatti sui server. Inoltre, non ci sarà pericolo di perdita dei dati se il PC va KO.
Quali gli svantaggi?
In sostanza, i nuovi Net-PC saranno dei terminali evoluti perché, per funzionare, dipenderanno dalla disponibilità di un collegamento a internet. Inoltre, è chiaro che tutto il tuo lavoro passerà dall’accesso (gratis o a pagamento) ai servizi forniti e gestiti in Rete da società come Google.
Staremo a vedere se Google ha visto giusto anticipando il futuro e quanti saranno disposti a seguirla dando fiducia alla sua scommessa.
Un arzillo vecchietto
Dopo lo sguardo al futuro, eccone uno sul passato.
Proprio di questi giorni, 17 anni fa, trovavo dentro un floppy disk un piccolo wordprocessor (456 KB) che si sarebbe rivelato un compagno fedele e infaticabile: Claris MacWrite II.
Per il lavoro che faccio, basato principalmente sulla stesura di testi, l’affidabilità dell'applicazione è un requisito essenziale.
Pur con tutti i limiti di un software scritto nel 1989, MacWrite II si è rivelato utilissimo proprio perché non mi ha mai lasciato in braghe di tela chiudendosi improvvisamente, né ha mai tentato di impormi le sue cervellotiche “correzioni” come invece le diverse incarnazioni del ben più famoso Microsoft Word.
Ormai uso altri programmi per l'elaborazione testi (principalmente Bean, ma anche NeoOffice, Pages e Mariner Write), mentre MacWrite si gode la pensione in un angolino appartato del Mac di casa.
Se dovesse capitarmi di cambiare computer a casa, a malincuore dovrei arrendermi all'idea di non poter più contare sul mio vecchio sodale, dato che da tempo mamma Apple ha cancellato le residue possibilità di far girare programmi tanto obsoleti.
Può sembrare strano e buffo che io celebri il compleanno di un software ormai dimenticato da tutti come fosse quello di un caro amico, ma a mio insindacabile giudizio MacWrite II se lo è meritato.
Etichette: geekcopy, Mac, tecnofollie, The Smoking Pipe
Comments:
<< Home
Io credo che Google abbia anticipato qualcosa che è già nell'aria da un pò, ma che finora i principali sistemi operativi non avevano reso centrale. Il Web del futuro è destinato a diventare una Rete di servizi. Il nostro PC sarà un semplice client che accederà a questi servizi centralizzati. Resta solo da vedere se la mossa di Google è adesso troppo prematura o se il nuovo SO può essere già funzionale considerato lo stato in cui si trova la Rete in questo momento.
@Rearwindow - Ciao Paolo. Credo che sarà interessante vedere se il nuovo OS convincerà i produttori di netbook, notebook e desktop, oltre che gli utenti finali, viste anche le specifiche hardware menzionate in sede di presentazione.
Intanto un piccolo produttore americano, negli stessi giorni, ha presentano un laptop - o meglio un webbook - con un sistema operativo originale Cloud oriented. Questo è il link:
http://litl.com/
Intanto un piccolo produttore americano, negli stessi giorni, ha presentano un laptop - o meglio un webbook - con un sistema operativo originale Cloud oriented. Questo è il link:
http://litl.com/
Ehi, grazie! Hai spiegato benissimo!!!! E ti dirò, x quanto può valere il mio parere, mi sembra il futuro quello di Google.
Grazie ancora e ciao, Laura :)
Grazie ancora e ciao, Laura :)
Grazie per il link. Il Sito è molto interessante, oltre che davvero gradevole dal punto di vista grafico (il webdesigner che è in me non dorme mai!!! :)))
Posta un commento
<< Home