domenica, maggio 23, 2010

 

Sunday Potage 05.23.2010



Franco Cardini sullo scontro di civiltà



Lo storico Franco Cardini batte uno dei suoi tasti preferiti: lo scontro tra civiltà è una figura retorica creata per nascondere la contrapposizione tra centri di potere che aspirano all’egemonia politica, economica e culturale.

Si tratta di una visione interessante, anche se non nuova e ben lontana dall’essere inoppugnabile, che però rimette al centro del tappeto il nodo irrisolto dei rapporti di strumentalizzazione reciproca tra religione e potere.
Giusto stamattina leggevo su Repubblica il reportage di Vittorio Zucconi sulla revisione ferocemente neocon dei testi di storia per le scuole del Texas.
Mi è venuto spontaneo pensare che la sola cosa che differenzia il virulento dogmatismo degli arciconservatori USA da quello dei taliban afghani o delle milizie shebab in Somalia è la scelta delle armi da utilizzare in battaglia.


Good Luck

Buona fortuna a Emidio, Il Dissociato, fresco sposo e autore di un simpatico e pensoso blog/diario Geova non vuole che mi sposi (sottotitolo “e nemmeno la mia mamma”) che proprio con l'avvenuta celebrazione delle nozze con Vera ha terminato la sua breve corsa nella blogosfera.

blogPerché ne parlo?
Perché il tema centrale del blog non sono le complicazioni spicciole che trasformano l’organizzazione di ogni matrimonio in una corsa ad ostacoli, ma il resoconto della dolorosa frattura consumatasi tra Emidio e i parenti più stretti a causa della sua dissociazione dal credo e dalle regole dei Testimoni di Geova.

Il fatto che ci siano di mezzo i Testimoni di Geova piuttosto che Dianetics, una setta ultraortodossa ebraica o una qualsiasi delle associazioni, fraternità o comunità “a maglie strette” riconosciute dalla Chiesa Cattolica è secondario.
La risposta standard dell’organizzazione alla crisi interiore e alla ricerca di risposte del singolo, infatti, è riprovazione e ripudio; è il cordone sanitario che isola il reietto, facendogli capire che le capacità personali e le doti umane non hanno mai contato nulla e che il diritto a essere riconosciuti come individui può essere revocato o soppresso.


Oro Blu

Chi viene dal sud, come il sottoscritto, non ha dimenticato cosa significhi la parola razionamento idrico. Tuttavia il problema di ricevere l’acqua potabile solo per due ore al giorno non è nemmeno lontanamente paragonabile alla situazione di centinaia di migliaia di persone - donne, uomini e bambini - che quotidianamente affrontano la roulette russa: utilizzare l’acqua delle rare pozze più o meno pesantemente infette o crepare di sete.

Questo spot per una ONG israeliana ha il dono della sintesi: fino a quando il problema non tocca direttamente i potenti della terra, quel problema NON ESISTE.




Ricordando
Falcone e Borsellino

Il ricordo di due eroi civili compie 18 anni: si può dire che è diventato maggiorenne.
Però finché la risposta dello Stato resterà contraddittoria, fatta di annunci roboanti e di favori indiretti (vedi alla voce Legge Bavaglio), varrà quanto diceva un capo mandamento mafioso: «Voi venite a parlarci di stato, di diritti e di onestà, e i nostri ragazzi vi stanno ad ascoltare. Ma una volta terminata la scuola, i ragazzi troveranno forse lo stato a dare risposte oppure sarà a noi che si dovranno rivolgere?»

Etichette: , , , ,


Comments:
E' bellissimo ricordare due grandi uomini come loro.

Però in questo periodo, quello che mi urta, è che si sta speculando un po' su questo argomento. Per esempio tutti quei link su facebook eccetera mi fanno rabbia. E mi fa rabbia che ci si ricordi degli orrori della mafia solo in determinati giorni, quando poi, domani, posteranno un link del tipo "voglia d'estate".

Meno male che resta ancora qualche blog decente.
 
Concordo molto con te sulla questione del dogmatismo estremista.

Io diciotto anni fa stavo vivendo una serata importantissima per me sentimentalmente parlando. Quell'attentato rimarrà per sempre nella mia memoria, come se facesse parte della mia vita personale.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?