martedì, agosto 13, 2019

 

Tumblr e il "bacio della morte"




Nel maggio 2013 Marissa Mayer, rampante manager strappata a Google per rilanciare le sorti declinanti di Yahoo!, staccò senza battere ciglio un assegno da 1,1 miliardi di $ per acquistare la piattaforma di microblogging e social network TUMBLR.

All'epoca Tumblr era in pista da poco più di 6 anni e, benché molto meno popolare e visibile di Facebook o Twitter, era spinto da un tam-tam che lo dipingeva come il social "figo", libero da censure, vetrina di creativi multimediali, cyberpoeti emergenti, intellettuali alternativi, esteti e spiriti inquieti; in poche parole, una sorta di club sotterraneo "per molti ma non per tutti".

La notizia dell'acquisto fece scalpore non solo e non tanto per l'entità della somma pagata, quanto per la mancanza di una logica e di una strategia di integrazione. Yahoo!, oltretutto, aveva la fama di fare shopping di applicazioni promettenti salvo poi affossarle per cambi di strategia o mancanza di investimenti in sviluppo.

Nel 2017 Verizon rileva Yahoo! per 4,4 miliardi di $ e dà un benservito multimilionario a Marissa Mayer.
La nuova proprietà inizia a fare ordine e a dismettere ciò che non considera strategico. Così nel 2018 vende Flickr e mette sul mercato anche Tumblr che, nel frattempo, ha perso parte del suo fascino e del traffico utenti a causa della contestata decisione di mettere al bando immagini e contenuti considerati sessualmente espliciti/pornografici.

E si arriva all'oggi, con la notizia della vendita della piattaforma ad Automattic, l'azienda che detiene la proprietà e gestisce WordPress, per una cifra definita inferiore ai 20 milioni di $. Secondo alcune voci, l'accordo sarebbe stato concluso a 3 milioni di $. In ogni caso, si tratterebbe di una valutazione irrisoria, infinitesimale rispetto a quella agli steroidi anabolizzanti dell'epoca Mayer.

In questa parabola della finanza ai tempi del Web c'è spazio per un finale quasi ironico. E' stato scritto - ma è da verificare - che prima di vendere ad Automattic, Verizon abbia ricevuto un'altra manifestazione d'interesse all'acquisto di Tumblr, ma l'abbia respinta. Il potenziale acquirente, infatti, sarebbe stato uno dei colossi della pornografia in Rete: il portale PornHub.

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