giovedì, dicembre 20, 2007

 

Il vento ci guiderà




Nella vita, come in un viaggio per mare, si sa per certo solo da quale porto si è salpati.
Il porto d'arrivo, invece, non va mai dato per scontato.

A si biri.

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venerdì, dicembre 14, 2007

 

A brand new year





Sarà un anno nuovo,
seminerà vento e illusioni
sporcando il sonno a chi riposa.

Porterà con sé il disordine,
consapevolezze da smarrire
tra mille fili di pensieri,
segreti scritti sui muri
falsità rivelate agli angoli di strada.

Avrà tempo per le lacrime
e pietà per chi si attarda,
fascerà i piedi alla speranza
perché giunga a fine viaggio.
Lascerà l’inutile ai ricchi,
agli ubriachi leggerà la vita
versando l’oblio
nell’ultimo bicchiere.

Sarà un anno nuovo,
il tuo sguardo posato altrove,
scarpe strette per andare lontano.
Un altro anno,
il mio,
su per le discese
giù per le salite,
una lunga, segreta pena
che non ha più parole
e quel silenzio
che ancora non arriva.

Natale 07


Il libro del 2007 sta per chiudersi e andare in archivio. Un saluto e i miei migliori auguri di buone feste a chi, in questi giorni frenetici, avrà tempo di passare da queste parti.
Errori di Stumpa si prende un periodo sabbatico. Proprio oggi, cliccando sul link di uno dei blog che più mi hanno colpito, al posto delle immagini e dei testi ho trovato una scritta: "QUESTO NON E' UN BLOG PRIVATO...MA SOLO CHIUSO PER ASSENZA DI EMOZIONI DA CONDIVIDERE".

Arrivederci in tempi migliori.

giovedì, dicembre 06, 2007

 

Riservata, Personale (1)



Egregio LCDM,

LCDMi media hanno riportato con grande enfasi gli strali veementi che hai lanciato sui dipendenti pubblici nullafacenti che, con il loro deprecabile comportamento, provocherebbero al Paese una perdita quantificabile nell’1% circa del PIL.

Mi guardo bene dal contraddirti sugli standard di produttività di taluni settori e uffici della pubblica amministrazione, ma il tuo j'accuse è stato riportato in modo talmente generico da suonare retorico.
Perciò mi sento autorizzato a farti due domandine altrettanto retoriche:
Qualora non ne fossi edotto, i “cinesi” sono quella fetta di popolazione italiana adulta che sbarca il lunario lavorando come formiche nei call center, nella grande distribuzione, nelle aziende del terziario e nell'industria.
Persone che non hanno bisogno di sentirsi spiegare cos'è la flessibilità perché loro sono i dannati dei contratti a tempo determinato prorogabili a discrezione, degli stage, dei contratti a progetto, della partita IVA, della ritenuta d'acconto e di ogni altra forma possibile di lavoro grigio.
Persone sottopagate e senza tutele sindacali, ricattabili dal primo all'ultimo loro giorno lavorativo. Persone che chissà quando vedranno riconosciuti i titoli di studio che possiedono e le capacità professionali che hanno acquisito. Persone a cui viene di fatto negato l'elementare diritto di fare progetti di vita a medio/lungo termine.

Sarei curioso di sapere quale sarebbe la tua ricetta per rendere più efficiente la P.A. Se fosse proprio il modello dei “cinesi” lo standard che hai in mente per recuperare quell'1% annuo di PIL e rendere più produttiva la macchina dello Stato, ti consiglio di ripensarci o di lasciar perdere: non solo finiresti scornato come Don Chisciotte dopo aver caricato i mulini a vento, ma nuocerebbe ai tuoi progetti di scendere in politica.
Non vorrai aver contro una vagonata di elettori che parlerebbero in giro di te con la stessa benevolenza che hanno i tassisti nei confronti del ministro Bersani? Ben che ti vada, dalle loro scrivanie gli inamovibili e superprotetti burocrati ti farebbero oggetto del deprecabile, ma a suo modo eloquente, gesto detto “dell'ombrello”.

Ti ho sentito parlare con apprezzabile originalità di economia, di etica d'impresa e di relazioni industriali, ma ti faccio una proposta provocatoria: perché non aggiungi il lavoro ai temi dei tuoi discorsi?
Lo so, ti guarderebbero tutti come un marziano, ma conta che su questo argomento non avresti concorrenti neanche a Sinistra, purtroppo.

Cordialità
M.

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martedì, dicembre 04, 2007

 

Contrattempi



Come è accaduto l’anno scorso, in questo periodo ho pochissimo tempo da dedicare all’aggiornamento del blog.
Gli appunti volanti scarabocchiati su fogli di riciclo o sullo strapazzatissimo blocco che porto in borsa restano fermi al semaforo mentre sfila il solito, affollato corteo di insalate, surgelati, caffettiere, percorsi termali, asciugacapelli, tazzine e bevande.

In attesa di tempi migliori, vi dedico l'atmosfera suggestiva di un video degli Ultravox.
Per alcuni, guardare il video di Lament sarà un tuffo nella memoria o un breve ritorno in luoghi visitati e molto amati. Per tutti gli altri - me l'auguro di cuore - sarà un piacevole intervallo.

See ye soon


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