venerdì, settembre 19, 2008
Be inspired
Poco fa ho cercato di costringere i miei bolsi neuroni a sputare fuori la lista degli spot televisivi che più mi hanno impressionato negli ultimi tempi.
Scremando i troppi vuoti a perdere, le scartine incolori e le idee ridotte al torsolo, mi sono ritrovato con quattro campagne in croce, simpatiche ma non eccelse.
Paradossalmente mi è più facile assegnare la palma per lo spot più fastidioso, anche se so di andare contro autorevolissimi pareri. And the winner is... lo spot “a icone” per la nuova Alfa Romeo MiTo firmato dall’agenzia STV (Saffirio-Tortelli-Vigoriti).
Giudicate voi: dico solo che al sottoscritto questo spot destinato a un target di ggiovani garba quanto un dito infilato... dove non si piò dire.
Probabile che sia questa la ragione per cui da un oscuro recesso della memoria è affiorato il ricordo vago e nostalgico di uno spot Levi's datato 1991 o giù di lì.
Non che fosse un capolavoro, ben inteso, però era una cosetta molto ben congegnata, impreziosita da una scelta davvero indovinata per la colonna sonora (The Joker - Steve Miller Band) .
Visti da lei
C'è un libricino smilzo che da qualche tempo staziona sul mio comodino anche se è stato già letto. Ho quasi paura a riaprirlo perché so che riderei tra un sorsata e l'altra di Citrosodina granulare. S'intitola "Ho sposato un deficiente", sottotitolo: "dietro ogni uomo c’è sempre una donna che alza gli occhi al cielo!" (Rizzoli).
L'attrice Carla Signoris, già colonna dei genovesi Broncoviz nonché consorte del comico Maurizio Crozza, non poteva trovare titolo più esplicito per questo brillante e perfido campionario di tutte o quasi le assurdità, i tic, i disastri e le abitudini imbarazzanti che ogni donna ignora di aver sposato il giorno stesso in cui il suo uomo si è trasformato in marito.
Si legge d'un fiato e si ride spesso, di cuore oppure a denti stretti, perché Carla Signoris non risparmia staffilate e legnate, pur distribuendole con uno stile brioso, ironico e sofisticato. Per intenderci, il tono di quelle signore chic che nel corso di una conversazione possono fare a fettine il malcapitato interlocutore senza ammainare il più educato e formale dei sorrisi.
In definitiva è una lettura piacevole, che consiglio volentieri, ma che ripropone un interrogativo: se noi uomini pecchiamo di totale mancanza di gusto e di originalità, abbiamo abitudini poco igieniche, siamo mammoni, pasticcioni, bietoloni, brontoloni o semplicemente stronzi, perché di riffa o di raffa continuiamo a essere un argomento tanto interessante nei discorsi tra donne, oggetto di disquisizioni, pensieri e desideri?
Perché semplicemente non aboliamo quel fallimentare esperimento di manipolazione genetica che trasforma un ragazzo mediamente attraente in un marito disastroso? ;-)
Etichette: adv, copy e dintorni, Cultura, Donne, Pausa
Comments:
<< Home
Sono per il grande amore passionale, le nottate infinite, i progetti ... ma poi ognuno a casa propria!
:P
Posta un commento
:P
<< Home