sabato, dicembre 25, 2010

 

Christmas Recap



Finis Terrae

pusSiamo arrivati al capolinea di un altro anno di crisi. La mia impressione è che ci si sia illusi di essere vicini al termine di questo tour nel purgatorio e che il futuro abbia in serbo ancora parecchi dispiaceri.

La cosa peggiore è la sensazione che si sia perso del tutto il controllo sui processi in atto a livello mondiale e, di conseguenza, il potere decisionale sulle nostre esistenze. Quello che potrai fare o mangiare da oggi a un mese può essere sconvolto in qualsiasi momento dal giudizio insindacabile di un gruppo di sconosciuti comodamente seduti nel board di un’agenzia di rating.

Tutto questo mentre a casa nostra chi è demandato a dare risposte spaccia per cure ricette casalinghe efficaci quanto un’Aspirina gettata nella bocca di un vulcano in eruzione, troppo preso com’è dalla lotta per conservare o conquistare il potere su una minuscola crosta che galleggia su un mare di pus.


WikiMax

I partiti sono come un taxi: io salgo, pago la corsa e scendo”. Il cinismo di Enrico Mattei nel brandeggiare la politica oggi è replicato su larga scala, spesso inconsapevolmente e con esiti ripugnanti, da mezze figure lontanissime dalla statura del defunto Mattei.

maschere teatraliUno dei migliori interpreti di questo filone è, paradossalmente, un politico di razza: quel volpino sopraffino del conte Max, al secolo Massimo D’Alema, recentemente messo nel sacco dalle rivelazioni di Wikileaks.

Nel 2007, conversando “Off-the-Record” con l’ambasciatore USA, D’Alema si sarebbe lasciato andare a un giudizio lapidario sulla magistratura, bollata come “la più grave minaccia allo Stato italiano”.

Ora il D’Alema-pensiero è notoriamente un distillato sottile, così sottile che è verosimile si sia perso nella traduzione. Però è altrettanto plausibile che l’astuta volpe del Tavoliere si sia fatta fregare ancora una volta dal demone dello statista in cerca della definitiva consacrazione e dal compiacimento nel rivendicare per se il ruolo di Game Master della sinistra italiana, l’unico che merita di essere introdotto a certe tavole e di siglare patti davanti alla crostata.

Poveri noi.


Memories

Perduta

Il tuo sguardo

rimpianto
il tuo sorriso

perduto
i tuoi occhi azzurri
ancient beautynella profonda
oscura

irrimediabile
assenza
che mi lascia senza te
quando non sono capace

di respirare un’aria che non è tua

di contemplare la terra che ti ignora
di amare nuovamente

la vita che non è vita
dei miei giorni senza te
il tuo sguardo nei miei occhi

il tuo sorriso nella mia anima
la tua vita andata nella speranza cieca

di un percorso che compio,
giorno dopo giorno, senza te,

avvolta nel calore sicuro della tua ombra

ugualmente
senza te
ugualmente
per sempre con te
nel sogno senza sogno

del tuo amore per me.

Martha Canfield

Martha Canfield è nata a Montevideo nel 1949. Dal 1977 vive e lavora a Firenze, dove è docente di Lingua e Letteratura ispanoamericana.

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Comments:
...bella poesia! un bacione :)
 
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