sabato, aprile 23, 2011
Easter Pack
Fatti-Fango 1-0
Alla redazione dell’Unione Sarda mi sa tanto che hanno fatto buon viso a cattivo gioco.
Il Vermentino frizzante pronto per essere stappato deve essere stato ritirato frettolosamente quando da Piazza Repubblica, lato Palazzo di Giustizia, è rimbalzata la notizia dell’assoluzione di Renato Soru dalle accuse di turbativa d’asta e peculato nella vicenda della gara d’appalto per la pubblicità istituzionale della Regione e la campagna sociale “Sardegna fatti bella”.
Per anni dalle colonne del (fu) quotidiano indipendente non si è persa occasione per esercitarsi nel “Tiro al Soru”, usando a piene mani anche l’inchiesta giudiziaria sul budget regionale assegnato all’agenzia Saatchi & Saatchi, nata dall’esposto di un concorrente alla gara.
Una campagna tignosa, insinuante, orchestrata per isolare e "azzoppare" l’uomo e l’avversario politico minandone l’integrità morale e la credibilità, con un martellamento ai fianchi che, a mio modo di vedere, andava oltre l’obiettivo contingente di tirare la volata al Popolo delle Libertà.
L’allora Presidente della Regione è stato dipinto come un alieno triste e nevrotico, un avventuriero autoritario, refrattario alle regole democratiche e nemico giurato dello sviluppo turistico, un piazzista sopravvalutato che sfruttava la carica istituzionale per dispensare favori agli amici e puntellare il proprio impero di cartapesta (Tiscali).
La macchina del fango si è inceppata sul più bello, proprio quando qualcuno della “Sardegna tornata a sorridere” gongolava pregustando il momento in cui avrebbe affondato la stoccata finale: ’ta lastima.
La parata dei cialtroni
Mi pare evidente che uno dei frutti deteriori dell’attuale sistema elettorale sia la folle gara al servilismo più sfrenato da parte di semisconosciuti personaggi di rincalzo: le seconde e terze linee dei peones in parlamento, ma anche il sottobosco della politica locale.
Il caso dell’avvocato Roberto Lessini da Turbigo, che ha rivendicato la paternità delle sciagurate affissioni “Via le BR dalle Procure”, sembra solo l’apoteosi di questa perniciosa smania di mettersi in mostra e compiacere i vertici di partito che alligna, non a caso, specialmente nel Popolo delle Libertà.
Ma, a ben guardare, sale il sospetto che il teatrino messo in scena all’interno del PDL sulle “dimissioni dalla candidatura” del reo confesso sia una scaltra commedia delle parti.
Il “cattivo” Lessini ora può tirare i remi in barca, sicuro di portare all’incasso nell’urna la visibilità acquisita insieme all’indiretta, ma “tangibile” gratitudine del premier, che a Milano ancora una volta gioca la carta del referendum sul suo nome e contro la magistratura. Per contro, il sindaco uscente Letizia Brichetto Moratti può accreditarsi presso la platea dei moderati come l’amministratore “buono” che si occupa solo della città.
25 aprile: valori più che mai da custodire
Pasqua
Ho sentito parlare di te,
che non significa che io abbia mai avuto esperienza di te.
Fin da piccolo mi hanno istruito a cercarti
nei gesti, nelle devozioni, nelle parole scritte da altri.
Ho inseguito le tracce della tua presenza
nell’ambiguità delle correnti discontinue che mi agitano
e in quelle che attraversano l’universo da punto a punto,
nello sguardo levato, supplice e fiducioso, della beghina genuflessa
e nella crudeltà irriflessa con cui si schiaccia un insetto.
Dovevo perdermi,
precludermi l’orizzonte oltre l’orizzonte
secondo le leggi, la Chiesa, i Santi e i Dottori,
per percepire, nell’assenza, qualcosa della tua presenza.
Nella giusta prospettiva
La casualità mi ha portato su una foto storica che non avevo ancora visto: quella scattata il 14 febbraio 1990 dalla sonda NASA Voyager 1 che, superata l’orbita di Plutone, stava per lasciare il sistema solare.
Il minuscolo puntino blu delle dimensioni di meno di un pixel, inserito nella banda arancione dovuta al riflesso solare sull’ottica, è il nostro pianeta osservato da oltre 6 miliardi di km (6.054.571.520 per l’esattezza) di distanza. Attualmente, la sonda si trova nell’eliopausa a circa 16 anni luce dalla Terra (oltre 151.000 miliardi di km).
Da questa prospettiva non c’è cosa che non si ridimensioni e/o assuma un diverso significato. Forse le avrete già lette e rilette, ma le considerazioni fatte a suo tempo da Carl Sagan a proposito del “Pale Blue Dot”, il pallido puntino blu, meritano di essere riportate.
"Guardate ancora quel puntino. questa è casa: siamo noi. C’è tutto ciò che amiamo, tutti quelli che conosciamo, tutti coloro di cui abbiamo mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito ha vissuto qui la sua vita.
Qui si concentra la nostra gioia e la nostra sofferenza: migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche. Ogni cacciatore e allevatore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e contadino, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre, padre, figlio, inventore ed esploratore, ogni maestro di morale, ogni politico corrotto, ogni superstar, ogni leader supremo, ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie ha vissuto lì - su un granello di polvere sospeso in un raggio di sole.
La Terra è un palcoscenico molto piccolo in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nell’ora della gloria e del trionfo, potessero diventare i padroni momentanei della frazione di un punto. Pensate alle crudeltà senza fine compiute dagli abitanti di un angolo di questo pixel ai danni degli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo: quanto frequenti i loro malintesi, quanto desiderio di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio.
Il nostro atteggiamento, la nostra immaginata importanza, l'illusione di avere una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono sfidate da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granello solitario nel grande buio cosmico che l’avvolge. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c’è alcun accenno al fatto che un aiuto verrà da altrove per salvarci da noi stessi.
La Terra è l'unico mondo noto finora per ospitare la vita. Non c’è nessun altro luogo, almeno nel prossimo futuro, verso cui la nostra specie possa migrare. Piaccia o no, per il momento la Terra è dove possiamo esistere.
È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e di costruzione del carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia dei concetti umani di questa immagine lontana del nostro piccolo mondo."
Etichette: copy e dintorni, Milano, Politica, Sardegna, The Smoking Pipe
Comments:
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E allora, alla faccia dei cialtroni (la massa) e del fango, Auguri a te e ai tuoi cari.
Naturalmente, come sai da sempre, Auguri Partigiani e laici, ma di cuore.
E' quello che conta, no?
:-D
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Naturalmente, come sai da sempre, Auguri Partigiani e laici, ma di cuore.
E' quello che conta, no?
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