sabato, giugno 09, 2012
I marziani tra noi
Life on Mars
Nel mio ultimo post avevo biasimato la deriva forcaiola dell'antipolitica e chi sta dandosi da fare per alimentarla, giocando col fuoco.
È sconfortante ammetterlo, ma i fatti dell'ultima settimana sono li a dimostrare che i partiti più rappresentativi dell'attuale "strana coalizione" stanno gareggiando a chi getta sull'incendio la secchiata di benzina più generosa.
Lo spettacolo offerto da questa classe politica sorda al sentire comune, incapace di resistere al riflesso condizionato di salvare le chiappe all'onorevole collega inquisito e alle sirene della più classica delle spartizioni di poltrone, è degno delle peggiori cronache marziane.
Per la cronaca, i vertici del Piddì ce la stanno mettendo tutta per dare il peggio del loro repertorio sconclusionato. Ormai sto giungendo alla conclusione che questo partito non è un caso umano di creatura chimerica nata con un cruciverba al posto del corredo genetico, bensì una physalia physalis, altrimenti nota come Caravella portoghese.
Che la Curia mediti, per favore
"Avete fatto della Mia Casa una spelonca di ladri" e "Guai a voi se scandalizzerete anche una sola di queste persone semplici".
Qualcuno Oltretevere dovrebbe fare una meditazione accurata e quotidiana di questi passi evangelici.
Al supermercato delle idee
Nel mio paesello di'origine domenica 10 e lunedì 11 giugno le urne saranno aperte per il rinnovo del consiglio comunale.
Giovedì, con un tempismo che la dice lunga su moventi e obiettivi, è stata fatta deflagrare la mina del programma di una delle 3 liste in competizione, contenente interi paragrafi copiati di sana pianta dal programma del PD che oggi governa il Comune di Capannori (Lucca), disponibile su internet.
Bene, scandalizzarsi perché oggi si ricorre ai motori di ricerca per reperire informazioni e spunti utili sarebbe un esercizio di vacua ipocrisia. È vero anche che aprirsi al mondo e studiare i modelli che funzionano è spesso più produttivo che intestardirsi nella rincorsa al "tutto originale - tutto fatto in casa".
Tuttavia c'è qualcosa di disturbante nella mossa della lista "copiona", che pure annovera giovani e meno giovani competenti e agguerriti.
- Per prima cosa c'è una mancanza di rispetto nei confronti dell'elettorato cui il programma è indirizzato, che non ha i mezzi né motivo per dubitare che quanto legge sia frutto dei ragionamenti e delle capacità progettuali di chi firma il documento.
- In secondo luogo, per quanto si possa minimizzare, esercitarsi nel copyleft e intestarsi la paternità delle idee altrui è una scorciatoia che non depone bene sulla trasparenza e sul rigore delle scelte di chi si propone come amministratore del bene comune.
- In ultima istanza, infastidisce e preoccupa l'inclinazione a usare il web come fosse il reparto gastronomia del supermercato: idee e proposte precotte e pronte all'uso rastrellate e messe nel carrello di chi non ha voglia né tempo da perdere nei preparativi per la corsa alla poltrona.
Questo modo di agire alla "tutto è lecito in guerra e in amore" è, a mio parere, parte del lascito "culturale" del ventennio berlusconiano con cui dovremo fare i conti per molti anni ancora.
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domenica, giugno 03, 2012
Rigurgiti italiani
Confusi e infelici
Sono preoccupato; preoccupato più del solito e schifato dalla vuotezza della politica, messa all'angolo inebetita e balbettante, ma ancora di più dalle manifestazioni di livore cieco, intolleranza, frustrazione e angoscia che esplodono, per ora "solo" verbalmente, dalle tastiere di mezza Italia.
Mi fa orrore il qualunquismo di ritorno, becero, forcaiolo e asfissiante, di chi si aggrega con la bava alla bocca a qualsiasi caccia all'untore e processo sommario venga inscenato sul web, perché molti di loro sono persone che inconsciamente chiedono una guida, un demiurgo che si occupi dei loro bisogni sollevandoli dalla complessità e dalle incertezze del futuro, e che non trovano pace dopo il parricidio in effige dell'amato-odiato Silvio Berlusconi.
Mi dà la nausea la presunzione assurda che i problemi sparirebbero d'incanto facendo tabula rasa di tutta la classe politica di questo scalcagnato e ridicolo paese di cui faccio parte.
Mi fa pena (non compassione) chi non è consapevole di fare un uso catartico degli insulti sguaiati scaricati in quantità industriali sui profilo facebook della onorevole Finocchiaro, dell'incazzatura domenicale e dei giorni comandati per i talk show di attualità, ma che il giorno seguente torna a stare umile e genuflesso perché tiene famiglia.
Ancor di più trovo grottesca e pericolosa la posizione di certi circoli di una certa sinistra snob, moralista e pseudo-giacobina che ama tanto salire in cattedra per impallinare la Croce Rossa (l'attuale PD), ma che di suo non ha gestito neanche uno scantinato in multiproprietà, né mai si è sporcata le mani per portare a casa un contratto collettivo o una riforma.
I Cinque Stelle li lascio pure volare in pace finché hanno benzina. Chissà, potrebbero anche stupirmi con effetti normali e dimostrarsi amministratori capaci alla faccia del loro pirotecnico guru.
Che sia chiaro: questa NON è la mia indulgenza plenaria ai partiti, e al PD in particolare.
Oh, Bersani & soci, ma siam PAZZI?? Siam mica qui a dar la biada ai cavalli a dondolo mentre la stalla brucia…PORCA BOIA!!
Mr. Blue Sky
Robertino ha scoperto la comodità di avere un concetto di etica istituzionale "a fisarmonica". Benché lo ritenga un politico tutt'altro che mediocre e sopravvalutato, è tempo che prenda la fisarmonica, la metta in valigia e si reinventi una vita altrove.
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