mercoledì, agosto 28, 2013

 

i compiti delle vacanze



A dispetto del titolo, non sono improvvisamente ringiovanito e tornato studentello di belle speranze. È che questo mese ho avuto parecchio da fare e da pensare al di fuori della sfera lavorativa (una volta tanto, alleluia!), ma tutto è rimasto nella testa. Ho lasciato a metà schizzi, e-mail e appunti abbozzati a penna come se, puntualmente, la spinta a concludere l'opera evaporasse senza lasciare traccia.
Si vede che il subconscio aveva deciso che era il momento di staccare e prendersi una vacanza. Così adesso mi tocca rimuovere polvere e ragnatele in quantità industriali da questo blog trascurato e silenzioso.


I have a dream

MLK memorial
Sono passati 50 anni dal memorabile I have a dream di Martin Luther King. Senza azzardare paragoni impossibili e umilianti per il sottoscritto, mi sono chiesto quale potrebbe essere oggi il mio "I have a dream": questo è il risultato.

Sogno di vivere in un Paese dove avere un sogno
non sia una vergogna o il lusso di pochi
Sogno che concetti come interesse comune, onestà e rispetto
non siano più trattati alla stregua di una barzelletta sconcia
Sogno che il talento sia riconosciuto, sostenuto e premiato a tutti i livelli
non solo per il successo e i vantaggi economici che se ne possono ricavare
Sogno di risvegliarmi in un Paese dove la cultura e l’arte
siano considerati valori da coltivare e non inutili zavorre da abbandonare


Non disturbatevi a darmi di gomito e assestarmi calci negli stinchi:
so bene che sto sognando l'Isola che non c’è, o comunque un Paese che non sarà mai l’Italia.


L'inverosimile

Questa pseudo-notizia, ripresa da diversi siti e da alcune persone che stimo per intelligenza e onestà intellettuale senza curarsi di vagliare le fonti, è la dimostrazione lampante di come una grossolana bufala fatta circolare in rete possa avere una vita (virale) lunga e trovare accoglienza anche nelle menti raziocinanti quando soddisfa quel che pensiamo o sospettiamo del personaggio preso a bersaglio.
A scanso di equivoci, non sarò certo io a dipingere Romano Prodi come un santo anacoreta o un Parsifal redivivo, tuttavia c'è di che meditare.


I figli in vacanza a casa

AlbeSara copia

In tutta coscienza so di non essere stato quel che si dice un marito e un genitore esemplare. Inizialmente, le mie aspettative in merito a come andavano interpretati questi ruoli erano piuttosto alte, probabilmente eccessive, poi è andata com’è andata.
Non starò a sciorinare i perché e i percome, le attenuanti generiche e le aggravanti specifiche su cui ho avuto tutto il tempo di arrovellarmi prima di arrivare a una sorta di tregua armata con i sensi di colpa.
Quel che conta, oggi, è che nei 10 giorni ad inizio Agosto in cui ho avuto a casa i miei figli ho sperimentato quanto di più vicino agli ideali che carezzavo un tempo.

È stata una vacanza molto sui generis, visto che gran parte del tempo a disposizione è stato sacrificato al ripasso del programma di filosofia per Sara. Ciò malgrado per Alberto e Sara è stata una vacanza a tutti gli effetti, in cui sono stati bene con me e io con loro.

Mi auguro di tutto cuore che le lunghe conversazioni, rilassate e a tutto campo, abbiano effetti positivi su di loro ben oltre le esigenze contingenti degli esami di riparazione e dei compiti delle vacanze.



È ancora tempo

Sarà per banali ragioni anagrafiche, sarà per la mia storia affettiva, ma questo pezzo me lo sento cucito addosso come pochi.

È ancora tiempo,
tiempo ancora.
È ancora tiempo,
mal'acqua e sole.
È ancora tiempo,
tiempo
furtunatament’
È ancora tiempo
'o sient'.
E coccheduno te vò bbene e basta.
E coccheccosa nun more ma resta.
È ancora tiempo,
dint' 'o core.
È ancora tiempo,
amaro e doce,
'o sient'.
È ancora tiempo,
tiempo,
russ' 'e sera.
È ancora tiempo.
E coccheduno te vò bbene e basta.
E quanno è ‘o vero nun ce sta ritorno.
E coccheccosa nun more ma resta,
resta
nu bello juorno.
È ancora tiempo.
È ancora tiempo,
'o sient’.




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