venerdì, giugno 29, 2007
So tired
Cane di strada, io
è questo il volto, il mio
bastardo più che mai
solo coi miei guai
se vuoi fidarti… ahi…
io ci penserei
però già che ci sei… stai
stanotte che ci sei… stai, stai
stanotte che ci sei......
Cane di strada, io
è un lungo viaggio il mio
dolce finché vuoi, o come vuoi
innocente mai
ho visto troppo - forse - ormai
al posto tuo io ci penserei
però già che ci sei… stai
stanotte che ci sei… stai, stai
stanotte che ci sei
stanotte che ci sei… stai
se proprio me ne vuoi… stai
stanotte che ci sei stai… ah…
Ivano Fossati - Cane di strada
Una canzone poco nota del vecchio repertorio di Ivano Fossati, ascoltata in radio tantissimi anni fa e fatta subito “mia”, torna a farmi compagnia in questi giorni in cui mi sento sprofondare nella stanchezza e la tristezza è un velo costante che mi svuota, rendendo opache le cose e faticosi i gesti.
Passerà: passerà questa maledetta voglia di chiudere i contatti con il mondo, di accostare la porta e togliere il disturbo, passerà l’irritazione che provo verso me stesso, il senso di inutilità, il disincanto verso il prossimo.
I guai seri sono ben altra cosa, ma una volta tanto mi concedo il lusso di sentirmi uno schifo e di sfogarmi sul blog.
Da "Cane di strada" vado a grattarmi questa rogna da solo. Non sarei di buona compagnia in questi giorni, per cui arrisentirci presto.
mercoledì, giugno 27, 2007
Out of the blue
Nikita
Amori passati come bagliori intermittenti
sospesi in un tempo indefinito
irraggiungibili, eppure presenti,
s’addensano
nell’attesa che tende i sensi,
nella segreta percezione
del corpo che si dispone alla corrente.
So che presto mi rivelerò
oltre qualsiasi apparenza.
Abbandonerò quest’ingannevole calma
come panni stesi alla luna,
spegnerò la solitudine e l’oblio,
farò breccia, eromperò
in chi saprà cercare tra i miei doni.
Con delizia offrirò alle sue labbra
ciò che si agita e soffia furioso
per essere colto e placato:
il respiro caldo e profondo
della mia essenza.
Ma sino ad allora
quante volte dovrò rinascere
in una vita sola
e quanti sentieri ancora
mi riporteranno sui miei passi
entro confini noti,
nelle pieghe invisibili dei miei silenzi?
/07
Etichette: amicizia
martedì, giugno 26, 2007
Malattie "professionali"
Cari blogger, questa volta chi vi scrive sono io, il Dottor StranaSetola (aka Dr. Julius Strangepork), folle scienzato/psicologo del web nonché da anni alter ego di quel demente di Trashcan... ops... volevo dire Copyman.
Vi tengo d'occhio da tempo, sapete, mentre quel fes... ahem... quell'indefesso lavoratore di Copyman gironzola per il web. Prendo appunti, annoto tic, fobie, psicosi, paranoie e paraculaggini d'ogni genere, studio i vostri punti deboli.
Credete che frequentare la blogosfera non comporti alcun rischio per la salute ? Follia!!
Proprio ultimamente ho registrato un'inpennata nei casi di narcisismo terminale e di autoreferenzialità conclamata, ma anche fenomeni di guerriglia e diffamazione reciproca tra blog che vanno ad aggiungersi al consueto armamentario di invidie, pettegolezzi, broccolamenti, tradimenti e insulti vari.
Date un'occhiata alla tabella che ho preparato.
Sono pronto a scommettere che nessuno di lor signorie si riconoscerà affetto dalle "malattie professionali" dei blogger che ho elencato, però sono altrettanto sicuro che conosciate almeno un blogger infetto. ;-)
Buona lettura e... meditate.
Vostro Devotissimo
Dottor StranaSetola
Etichette: neurocopy deliri, The Smoking Pipe, vita da blogger
giovedì, giugno 21, 2007
Workaholic
Milano, interno notte. Le zanzare mi ronzano intorno con l’aria scioperata di chi è troppo occupato a usare le ali come ventaglio per pensare seriamente alle consumazioni.
Fuori l’aria è un minestrone caldo e appiccicoso che non odora di buono. Si direbbe quasi che dai muri, dai portoni e dalle finestre spalancate evapori strisciando il lezzo di anime morte e di tanti piccoli, sordidi segreti.
Torno a fissare il monitor, faccio appello alle energie residue mentre smanetto su iTunes in cerca di un brano che mi estranei abbastanza da chiudere velocemente il capitolo delle bevande gasate. I decori natalizi, con tanto di tragicomico party a base di panettone e champagne a inizio luglio, saranno la mia prossima fatica. No, non è uno scherzo purtroppo, perché questo è un periodo infernale dal punto di vista lavorativo.
Penso alle parole di Thomas Alva Edison: “La genialità è 1 grammo di intuizione e 99 di traspirazione”, ma il genio è uscito dalla lampada e si sta godendo la libertà sbevazzando mojito in qualche paradiso tropicale, mentre io resto nelle peste, a sudare incatenato a questa scrivania e a una vita stropicciata.
“Si vede che per te quello che conta è solo letteratura...”
Etichette: copy e dintorni, Milano, Nightshift
martedì, giugno 12, 2007
Rispetto
“La mia è una famiglia di veri pazzi,
a me fanno credere di vivere
secondo la Legge, ma in realtà
vivono secondo regole tutte loro.
Io non voglio accettare
che la povertà sia il mio destino.
Io non voglio prendere le leggi degli
uomini come parola di Dio.”
Feridun Zaimoglu
Leyla - Il Saggiatore
Etichette: Cultura, Donne, The Smoking Pipe
lunedì, giugno 11, 2007
Just friends
Amicizia è una parola grossa, che da ragazzi usiamo con troppa leggerezza e liberalità.
Lo sa solo Dio quante volte quel termine si svuota dolorosamente di significato sotto i nostri occhi, quante volte l’illusione si rivela figlia di equivoci o di temporanee convergenze d’interessi. Tuttavia non possiamo fare a meno di provare simpatia e benevolenza, di andare spontaneamente incontro al prossimo senza che vi sia vincolo o calcolo: è un istinto che fa parte della nostra natura, imperfetta e contraddittoria, di “animali sociali”.
Così due persone testarde, guardinghe e permalose si sono trovate per la prima volta a chiacchierare faccia a faccia all’ombra degli alberi di un parco milanese immerso nella calura del primo pomeriggio.
Sanno molto l’una dell’altra, come capita tra blogger, e hanno fatto molta strada per superare le diffidenze iniziali, le resistenze legate a situazioni personali pregresse.
Contro tutte le previsioni, hanno scelto di fidarsi giocando a carte scoperte, di darsi una mano a vicenda.
Ed eccole lì, sedute su una panchina, un po’ impacciate a dispetto della confidenza maturata. Non hanno l’aria da innamorati alla Peynet, ma questa è l'ultimissima delle loro preoccupazioni: hanno la conferma che condividono qualcosa di altrettanto importante.
sabato, giugno 09, 2007
The Blog Connection
Antefatto
Qualche giorno fa, nella blogosfera, è accaduto un fatto inquietante: l'inossidabile, prolifica e poliedrica coppia RearWindow & SimonaC è mancata al consueto appuntamento del mercoledì con Colazione da splinder, seminando turbamento e panico tra i blogger improvvisamente orbati di cotanto spirito.
Si mormora che alla notizia, diffusasi come un lampo di blog in blog, Giorgetto2Rock abbia reagito steccando un assolo di chitarra e pronunciando oscure formule in romagnolo strettissimo, Thecappuccinokid abbia fatto voto di far colazione con spremuta di papaya, Seaweeds sia divenuto scorbutico inabissandosi nel Mar dei Sarcasmi e Bananae abbia rimandato per l'ennesima volta la creazione del suo blog...
Un intrigo internazionale?
Ma il peggio, come sempre, doveva ancora venire.
Dalla penisola della Kamchatka all'isola di Pasqua, i mass media hanno dedicato le prime pagine e l'apertura delle news al mistero che avvolge la latitanza delle due blogstar di rito zeneise.
Le ipotesi più accreditate sono orientate a un sequestro lampo perpetrato dai Servizi Segreti iraniani, che mirerebbero a utilizzare le doti dei due come ghost writer per i discorsi di politica estera di Muhammad Ahmadinejad.
Altri - come L'Espresso, Le Monde Diplomatique, The Winnipeg Guardian e La Semana de Cordoba - riferiscono di oscure trame che vedrebbero coinvolti gruppi integralisti islamici affiliati ad Al Qaeda.
Con l'aiuto della mia fonte, un cronista di giudiziaria attualmente in disgrazia (sospeso dall'Ordine per via di un "piccolo malinteso") ma ancora dotato di agganci "di peso" negli ambienti dei Servizi, ho svolto una piccola indagine parallela.
Il risultato è sconvolgente: più che una Blog Connection è un caso da manuale di marketing non convenzionale. Quella che segue è la trascrizione fedele un dialogo avvenuto in un luogo imprecisato (ah, la privacy!).
Ogni commento è superfluo :-)
Etichette: amicizia, neurocopy deliri, vita da blogger
mercoledì, giugno 06, 2007
Immoralia
Questo post è una provocazione: siete liberi di raccoglierla o farla cadere. Cosa rispondereste se vi domandassero a bruciapelo: “Cos’è immorale secondo te?”
Me lo sono chiesto oggi ascoltando per radio una notiziola di cronaca estera.
Nella Polonia degli ineffabili, ultranazionalisti e ultraconservatori fratelli Kaczynsky c’è un ministro che propone di mettere al bando una lista di libri in quanto “di contenuto immorale” (sic!).
E pensare che dopo la boutade del Teletubbies diseducativi perché uno dei pupazzi è stato accusato di atteggiamenti cripto-omosessuali, credevo che il governo polacco avesse dato il meglio di sé nella disciplina non agonistica del salto triplo all’indietro... .
Non che la Polonia - qualora passasse la proposta dell’Index Librorum Prohibitorum di Stato - si troverebbe isolata e fuori dal mondo. Tuttavia non stiamo parlando di una Repubblica di Bananas qualsiasi, ma di una nazione che fa parte dell’Unione Europea e che, per taluni ambienti di casa nostra, rappresenta un modello.
Torniamo ad occuparci dell'immoralità che ci riguarda da vicino.
Cosa può essere bollato come immorale da noi italiani apparentemente così tolleranti, secolarizzati, relativisti, figli del pensiero debole?
Cosa può provocare la ribellione del nostro senso etico?
Ho compiuto un rapido giro di opinioni tra colleghi da cui sono emerse queste indicazioni (in ordine decrescente di citazione):
• esporre i bambini a programmi/film contenenti messaggi inadatti, violenti o diseducativi
• programmi televisivi e pubblicazioni finalizzate a screditare, ridicolizzare e offendere il senso religioso, le pratiche di culto e la Chiesa Cattolica
• i tempi di attesa per le prestazioni erogate dalle strutture sanitarie pubbliche
• gli stipendi, i privilegi e benefit riservati ad amministratori pubblici e parlamentari
• i contratti delle star dello spettacolo, della televisione e dello sport
• l’evasione e l’elusione fiscale praticate in alcune categorie professionali
• la ricchezza generata da intermediazioni finanziarie (borsa) o immobiliari
• le campagne pubblicitarie per prodotti bancari e di credito al consumo (prestiti)
• la “TV del dolore”, i Reality Show e i quiz a premi, specie se sovvenzionati attraverso il canone RAI.
Ora è il vostro turno: cos’è che trovate immorale?
Etichette: Cultura, The Smoking Pipe
domenica, giugno 03, 2007
Luna di Fiele
venerdì, giugno 01, 2007
1992
Nineteen-ninetytwo, pronunciato in inglese il 1992 ha un suono quasi carezzevole, come di foglia che, cadendo, compia l’ultima giravolta in aria prima di posarsi al suolo.
Per noi italiani, invece, 1992 evoca lontanamente la sonorità cupa di un rombo di tuono, di quella semi-mitica tempesta che fece piovere monetine all’indirizzo di Bettino Craxi all’uscita dell’Hotel Raphael e fece conoscere l’umiliazione del carcere a uomini politici, boiardi di stato, top manager e capitani d’industria.
Il 1992 è stato riportato agli onori della cronaca dal Lider Massimo, al secolo Massimo Dalema, che ha affermato di fiutare nell’aria lo stesso odore di esasperazione e di rivolta contro la politica che si respirava nei giorni di Tangentopoli.
Dalle colonne de La Stampa, Giuseppe De Rita ha rincarato la dose dipingendo un quadro della situazione ancora più fosco.
Il presidente del Censis, infatti, ha sostenuto che oggi gli italiani non hanno né energie né voglia di perdere tempo a ribellarsi contro il comportamento della classe politica, preferendo l’arma dell’evasione fiscale, del negare le risorse a un sistema vessatorio e scialacquatore. Se poi si verrà beccati se ne riparlerà, ma nel frattempo arrivederci e salutami a sorrete.
A parte il non trascurabile dettaglio che per moltissimi italiani è impossibile occultare all’erario anche il classico spillo, per cui la rivolta fiscale paventata dall’esimio professor De Rita suona come un’involontaria presa per il culto, vediamo di ragionare sul nocciolo della questione: l’antipolitica.
• Antipolitica è considerare marcia alla radice - infetta e infettante - una casta autoreferenziale di politicanti parolai e inetti, parassiti che assorbono le energie di un’intera nazione senza restituire niente.
• Antipolitica è vagheggiare segretamente (ma neanche tanto) l’azzeramento totale dell’attuale rappresentanza politica e sindacale, con la messa la bando dei politici di professione e la contemporanea imposizione di una severissima riforma moralizzatrice.
• Antipolitica è il rifiuto pregiudiziale, tassativo, di qualsiasi confronto, mediazione o soluzione di compromesso su qualsiasi posizione di principio che si ritenga giusta e sacrosanta.
• Antipolitica, infine, è ritenere che le cose cambierebbero se si lasciasse carta bianca a manager e imprenditori di successo “prestati” alla politica, perché tanto “anche mia nonna, che ha la quinta elementare, sarebbe capace di far quadrare i conti dello Stato meglio del ministro delle finanze”.
In questo atteggiamento diffuso confluisce il disgusto e il disincanto di chi ha l'età per guardare a quel 1992 di Mani Pulite come a una rivoluzione mancata, una manovra gattopardesca fatta per cambiare tutto senza cambiare nulla, pilotata nell’ombra da chi aveva interesse a mettere le mani sulle leve del potere scalzando chi allora occupava la stanza dei bottoni.
Purtroppo, appare evidente che i rincalzi, i colonnelli e gli ex “giovani turchi” saliti al potere in questa fasulla Seconda Repubblica non sono mostri, non hanno subito alcuna particolare mutazione genetica: sono solo lo specchio della mediocrità, del cinismo e dell’arrivismo in cui è sprofondata la società di questo Paese a tutti i livelli.
Proprio per questo sarò anche pessimista, ma mi chiedo se avrebbe senso - potendo - fare tabula rasa, se nella società civile esista una nuova classe dirigente pronta a emergere, personaggi capaci, volenterosi e disinteressati disposti a sostituire da un giorno all’altro chi siede in parlamento e, soprattutto, a fare di meglio.
Domani, 2 giugno, cadrà l’ennesimo compleanno della Repubblica e della Costituzione repubblicana, per tanti versi rimasta lettera morta.
Che malinconia dover rimpiangere ancora una volta la dipartita di quanti contribuirono a stendere un testo talmente elevato dal punto di vista civile ed etico da essere disconosciuto e ritenuto insopportabilmente "serio" nell’italietta salottiera, ipocrita e cialtrona di oggi.
Etichette: The Smoking Pipe