giovedì, maggio 26, 2016

 

A latere



Ho tacitato la ragione, la prudenza e la convenienza ubbidendo alla voce del dovere, che sarà pure un fior di galantuomo ma non è noto per essere buon pagatore. La partita con l'accidia, invece, è ancora maledettamente incerta: sono sotto di diversi goal.

Etichette: , ,


martedì, febbraio 01, 2011

 

Scampoli di ordinaria umanità



Redivivo e rotabile

nighr train imgComunicazione di servizio destinata ai coraggiosi che, con ammirevole costanza, si collegano ancora a questo blog: sono ancora vivo e pronto ad ammorbare chicchessia.
Il black-out negli aggiornamenti è dovuto al fatto che sciropparsi 18 ore di viaggio su convogli ferroviari notturni a lunga percorrenza non è una cosetta di tutto riposo, specialmente quando alla soglia delle 50 primavere manca giusto un’incollatura.

Nel mio caso, la scoperta di questa forma di turismo alternativo del weekend ha in primo luogo solide ragioni affettive che, da sole, bastano e avanzano a giustificare la latitanza da blog, forum, newsgroup e social network.
Ma al di là di ogni altra considerazione, viaggiare nottetempo su e giù per lo Stivale mi ha dato l’opportunità di stare a stretto contatto (in tutti i sensi) con la realtà di un Paese in viaggio, con un’umanità pendolare che nei fine settimana si sottopone a massacranti maratone trascinandosi dietro una babele di trolley, borsoni e pacchetti di ogni misura.

Se l’orgoglio, la nostalgia e la fatica avessero una forma, questa sarebbe una valigia stipata all’inverosimile, mentre ci sono pochi dubbi che l’odore caratteristico sarebbe quello pungente del velo di traspirazione che ristagna dentro scompartimenti che, per contrasto, hanno la stessa temperatura iniziale delle celle frigorifere di un macello industriale.

Superato il caos del trovare sistemazione, i volti rattrappiti in maschere di stanchezza e di tensione nervosa si distendono, i cellulari cinguettano senza sosta frasi rassicuranti e appuntamenti antelucani ribaditi a parenti e amici, s’inizia a guardarsi intorno per capire chi siano e fino a che punto ci si possa fidare dei vicini di posto. Nei casi migliori, si arriva a essere accompagnati al primo degli stentati intervalli di sonno da gradevoli chiacchierate a ruota libera tra occasionali compagni di pena.

Già, la pena: perché il privilegio di viaggiare sulla rete ferroviaria italiana da Milano ad Ancona, Foggia, Crotone o Reggio Calabria a prezzi mediamente accessibili si paga con l’afflizione di vagoni standard disegnati 30 anni fa per tratte considerevolmente più brevi e, soprattutto, in dispregio dell’ergonomia.

L’educazione - che purtroppo resta un optional - e lo spirito di sopravvivenza consigliano istintivamente i passeggeri ad assumere posture a “S”, con il bacino e le gambe fuori asse pur di poter incastrare queste ultime a lato di quelle del dirimpettaio; il collo e il capo penosamente in torsione alla ricerca di un punto d’appoggio sui rilievi laterali dei poggiatesta.
La consapevolezza di dover affrontare ore e ore di viaggio ingabbiati in spazi insufficienti porta allo spasimo il desiderio di allungare liberamente le gambe e, allo stesso tempo, scoraggia chi non siede “lato corridoio” dall’alzarsi per cercare la toilette fintanto che lo stimolo non diventa un’urgenza indifferibile.

Pur in queste condizioni di scomoda precarietà, viaggiare in notturna fa scoprire dai finestrini scorci di un’Italia meno gretta e abbruttita, quasi pacificata e poetica nel suo essere temporaneamente riportata dal sonno a uno stato d’innocenza. Mi scuserete, ma trovo che in questi tempi volgari e sgraziati non sia poco.




Flattened morality

cover image of Tart (movie) Fare soldi, tanti e subito: sembra questo il chiodo fisso di tanti italiani.
Se fino a ieri, però, l’aspirazione a sistemarsi si sfogava in giocate compulsive al Gratta e Vinci, nell’inseguimento di improbabili numeri “ritardatari” o dell’ennesimo jackpot multimilionario, oggi emerge la disponibilità ad accettare qualsiasi proposta indecente, tanto più ignobile se le uniche fiches da giocare alla roulette sono le grazie giovanili di una figlia o di una nipote da promuovere nella dura competizione per vellicare le attenzioni lascive di tal culo floscio (sic!), potentissimo e attempato satrapo.

Solo qualche anno fa avremmo liquidato il tutto come materiale di scarto di un dozzinale feuilleton ambientato nell’Europa del feudalesimo e nella decadenza dell’impero ottomano.
Purtroppo siamo stati costretti a ricrederci dalla cronaca giudiziaria, a fare dolorosamente i conti con una torbida acquiescenza morale, con occhi levati al cielo e sorrisetti condiscendenti a mezza bocca che fanno sembrare l’Italia un’unica, degradata parrocchia del malaffare.

Si fa strada un dubbio: siamo certi di essere diversi dai genitori-lenoni della porta accanto, oppure la nostra pretesa incorruttibilità è subordinata al fatto che ci manca l'occasione per saltare sul luccicante carro della tentazione?
In ogni caso, se pure fossimo radicalmente diversi non culliamoci nell’illusione "pronta cassa" fornitaci dalla lettura dei forum e degli aggiornamenti dei social network: salvo sporadiche eccezioni, quella è solo la proiezione virtuale della nostra piccola riserva indiana.

Intanto c’è da scommettere che se la squallida cronaca dei festini e della vita esagerata del potentissimo sultano cadrà nel dimenticatoio o verrà astutamente oblata per vie traverse, ci sarà pronto il vitello grasso da immolare per il ritorno alla ragione del nonno prodigo.
Per la sorte delle “jeunes filles” sacrificate senza troppi rimpianti sull’altare della doppia morale e della convenienza politica, invece, ci sarà giusto lo spazio di una lacrimuccia edificante su qualche trafiletto a margine, condita dall'untuosa consapevolezza che tanto all'orizzonte non si prospetta alcuna "crisi di vocazioni”.

Etichette: , , ,


domenica, luglio 26, 2009

 

Just a little mix



Quando il barbera diventa aceto

luigi zuninoAlcuni l'avevano definito "il piemontese glaciale" per il suo fare distaccato: mai una dichiarazione sopra le righe, un gesto o un capello fuori posto, come se ogni mattina si immergesse in una vasca piena di amido.
La persona di cui sto parlando è Luigi Zunino, 50 anni, fino a pochi giorni fa presidente di Risanamento S.p.A e uno degli immobiliaristi più in vista del Paese, travolto da un'esposizione finanziaria che sfiora i 3 miliardi di Euro.

Come altri rampanti del mattone, anche Luigi Zunino arriva giovanissimo a concludere affari che muovono centinaia di milioni di Euro sbucando quasi dal nulla, più precisamente da una tenuta agricola di Nizza Monferrato dove produceva vini di discreta fattura.
Zunino sa muoversi con rapidità e discrezione, senza mai attirare su di sé i riflettori dei media, contando su amicizie ed entrature che gli garantiscono robuste linee di credito e, persino, un posto fisso nel salotto buono di Mediobanca.

Lo sbarco a Milano, con due mega-investimenti da 2,7 milioni di metri cubi, doveva essere la consacrazione definitiva di Luigi Zunino, divenuto nel frattempo Cavaliere del Lavoro: è stata la sua rovina.

progetto falckIl presidente di Risanamento SpA, infatti, acquista l'area ex Montecity a Rogoredo, circa 1 milione di metri quadri di sito industriale dismesso all'entrata sud-est di Milano.
A progettare il nuovo quartiere di Santa Giulia viene chiamato niente meno che Lord Norman Foster, guru dell'architettura Hi-Tech.

Non pago, il piemontese glaciale rileva per 215 milioni di Euro le aree degli ex stabilimenti Falck Unione e Concordia: un bocconcino da 1,7 milioni di mq a Sesto San Giovanni, a nordest del capoluogo lombardo.
Anche in questo caso, Zunino ha in testa la città nella città e presenta in pompa magna il progetto disegnato da Renzo Piano: residenze di lusso, alberghi, centri commerciali, incubatori di imprese, recupero dell'archeologia industriale e una generosa spruzzata di verde attrezzato.

I cantieri non partono o vanno a rilento, così Zunino tenta di pompare ossigeno e liquidità in cassa cedendo per 475 milioni di euro le aree Falck al fondo Limitless Dubai, che fa capo al sultano Ahmed Bin Sulayem: dopo lunghe trattative, però, l'affare sfuma.

Il tracollo è storia di questi giorni. Per uno di quei beffardi paradossi della finanza, Risanamento SpA è troppo indebitata con le banche (Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banca Popolare in primis) perché queste ultime possano permettere che venga dichiarato il fallimento.
Il tentativo di salvataggio - sempre che vada in porto - costerà caro alle banche, per cui non è strano che la prima testa a saltare sia stata quella di Luigi Zunino; niente champagne per lui, solo un goccio di barbera inacidito, almeno a questo giro.


Thankful

leonard CohenUna tantum mi permetto di usare il blog per un ringraziamento indiretto.
Giusto tre anni fa mi è stato regalato un CD contenente diversi brani di Leonard Cohen, cantautore per cui non andavo matto.
Ragion per cui, prima mi sono limitato a "snobbare" il repertorio di Cohen, poi l'ho volutamente depennato.

Quasi per caso, in una delle mie solite notti insonni ho rispolverato quel CD, scoprendo così che Leonard Cohen può essere terribilmente efficace quando si tratta di sciogliere la tensione nervosa e costringere il cervello a rallentare i giri prima che fonda le bronzine.
Il bello è che Leo by night sembra funzionare a meraviglia non soltanto con il sottoscritto, per cui... prendete nota. :-)

Buona settimana!

Etichette: , ,


venerdì, marzo 06, 2009

 

The flat line

esausto

Giornata infernale alle spalle, partenza a ore. In poche parole STREMATO.

Etichette: , , ,


venerdì, gennaio 23, 2009

 

Canterville


Sai cosa significhi sentirsi annichiliti quando un amore finisce accartocciandosi miseramente su se stesso.

Ricordi cosa voglia dire trascinarsi un giorno dopo l’altro nella speranza che qualcosa sia cambiato, di avere recuperato il controllo sulle emozioni, di non inciampare ed essere risucchiato in quel circolo vizioso di pensieri storpi, ulcerati e avvelenati che ti tormenteranno finché non sarai talmente stremato da trovare tregua nel sonno, sempre che ti sia concesso il lusso di dormire.

Proprio perché non hai dimenticato, provi rispetto per la sofferenza e il tormento altrui. Vorresti coprire con un velo di discrezione quell’anima messa a nudo che distilla dolore e fiele nelle pagine del suo blog, trovare parole di comprensione che non siano polverose e inutili ancor prima di essere pronunciate.
Però questo è un ruolo che spetta ai suoi amici più intimi, quelli in carne e ossa che sono sempre presenti nell'ora del bisogno, che stanno ad ascoltare, che possono abbracciare e asciugare lacrime, non a un pallido fantasma di passaggio nel web.

Etichette: , ,


martedì, novembre 25, 2008

 

Parole in dono




So che le parole che seguono hanno un sapore tra l'abboccato e il new age.
"La vita è l'arte dell'incontro", scriveva Vinicius De Moraes, ma è anche costellata di distacchi, contrasti, incomprensioni, scelte, persone che non hanno mai dubbi sulla strada da prendere e altre che a ogni bivio indugiano sino a estenuarsi.
La vita è fatta di parole di benvenuto e di lacrime silenziose.

Sino a non molto tempo fa tacevo a lungo. Ascoltavo tutti, però m'intestardivo ad avere l'ultima parola, quasi mai a ragione. A volte, tuttavia, saper tacere è necessario, come quando le parole sono state consumate sino all'ultimo insulto e vaticinio di sventura: "Morirai solo". Ti ringrazio, Pandora che fosti amica diletta, ma non è questo che temo, non oggi almeno, perché anche in un'ecatombe ognuno fa l'ultimo viaggio in solitudine.

Anche il distacco è un'arte. Disgraziatamente non sono stato a scuola dagli stoici, per cui in simili frangenti l'istinto e una natura permalosa mi portano piuttosto a scuotere la polvere dai calzari. Ameya, però, mi ha regalato questo frammento di serenità e qui lo depongo in dono a chi vorrà leggere.
Se ami saprai che tutto inizia e tutto finisce e che c'è un momento per l'inizio e un momento per la fine e questo non crea una ferita. Non rimani ferito, sai che quella stagione è finita.
Non ti disperi, riesci a comprendere e ringrazi l'altro: “Mi hai dato tanti bei doni, mi hai donato nuove visioni della vita, hai aperto finestre nuove che non avrei mai scoperto da solo. Adesso è arrivato il momento di separarci, le nostre strade si dividono”. Non con rabbia, non con risentimento, senza lamentele e con infinita gratitudine, con grande amore, con il cuore colmo di riconoscenza.
Se sai come amare, saprai come separarti.
OSHO

Etichette: , ,


venerdì, novembre 21, 2008

 

As time goes by



wall clock

Non puoi riportare indietro l'orologio della vita quando ti accorgi di aver usato male il tuo tempo perdendo qualcosa d'importante.
Non puoi chiedere al maiale di suonare il violino o fare il merletto.
Non puoi pretendere rispetto, presenza e amicizia senza essere disposto a darne.


Etichette: , , ,


martedì, settembre 09, 2008

 

Cartolina notturna



naviglio pavese
Ma-nishtanà halayla hazè mikol haleilot? *


Notti come questa sembrano strade, viali illuminati che conducono in nessun posto. Non c'è mai abbastanza buio per nascondersi ai pensieri scomodi che hai liberato e che ti marcano stretto per evitare che possa scantonare, tirare il fiato, convincerti che sì, insomma, le cose vanno come al solito.

Notti di passaggio e di ricapitolazione come questa sono fatte per stare da soli.
Ti senti insopportabile e indigesto come i menù di certi ristoranti finto-giapponesi: due occhi extra che ti scrutano, che reclamano attenzioni o il sonno sarebbero decisamente di troppo.
Al termine della notte, se tutto va bene, questo tuo gioco dell'oca sarà ultimato e ti ritroverai esattamente alla casella di partenza.

Cos'ha di speciale questa notte rispetto ad altre notti? Il giorno che scoprirò l'arcano smetterò di rimpiangere rari momenti come questo, in cui mi sento intero e non un eterno incompiuto.

Noche fabricadora de embelecos,
loca, imaginativa, quimerista,
que muestras al que en ti su bien conquista,
los montes llanos y los mares secos;
habitadora de cerebros huecos,
mecánica, filósofa, alquimista,
encubridora vil, lince sin vista,
espantadiza de tus mismos ecos;
la sombra, el miedo,
el mal se te atribuya,solícita,
poeta, enferma, fría,
manos del bravo y pies del fugitivo.
Que vele o duerma, media vida es tuya;
si velo, te lo pago con el día,
y si duermo, no siento lo que vivo
.

A la noche - Federico Garcia Lorca



* "Ma-nishtanà halayla hazè mikol haleilot?" traslitterazione dall'ebraico che significa "Cosa ha di speciale questa notte rispetto ad altre notti?", è una domanda che ha un preciso significato religioso. Fa parte, infatti, del rituale della cena della vigilia di Pesach, la Pasqua ebraica.

Etichette: , ,


giovedì, agosto 30, 2007

 

Stati d'animo



Time
(Tom Waits)

Well, the smart money's on Harlow
And the moon is in the street
The shadow boys are breaking all the laws
And you're east of East St. Louis
And the wind is making speeches
And the rain sounds like a round of applause
Napoleon is weeping in the Carnival saloon
His invisible fiancée is in the mirror
The band is going home
It's raining hammers, it's raining nails
Yes, it's true, there's nothing left for him down here

Chorus:

And it's Time Time Time
And it's Time Time Time
And it's Time Time Time
That you love
And it's Time Time Time

And they all pretend they're Orphans
And their memory's like a train
You can see it getting smaller as it pulls away
And the things you can't remember
Tell the things you can't forget that
History puts a saint in every dream
Well she said she'd steak around
Until the bandages came off
But these mamas boys just don't know when to quit
And Matida asks the sailors are those dreams
Or are those prayers
So just close your eyes, son
And this won't hurt a bit

Chorus

Well, things are pretty lousy for a calendar girl
The boys just dive right off the cars
And splash into the street
And when she's on a roll she pulls a razor
From her boot and a thousand
Pigeons fall around her feet
So put a candle in the window
And a kiss upon his lips
Till the dish outside the window fills with rain
Just like a stranger with the weeds in your heart
And play the fiddler off till I come back again

Etichette: , ,


giovedì, giugno 21, 2007

 

Workaholic



postcard
Milano, interno notte. Le zanzare mi ronzano intorno con l’aria scioperata di chi è troppo occupato a usare le ali come ventaglio per pensare seriamente alle consumazioni.
Fuori l’aria è un minestrone caldo e appiccicoso che non odora di buono. Si direbbe quasi che dai muri, dai portoni e dalle finestre spalancate evapori strisciando il lezzo di anime morte e di tanti piccoli, sordidi segreti.

Torno a fissare il monitor, faccio appello alle energie residue mentre smanetto su iTunes in cerca di un brano che mi estranei abbastanza da chiudere velocemente il capitolo delle bevande gasate. I decori natalizi, con tanto di tragicomico party a base di panettone e champagne a inizio luglio, saranno la mia prossima fatica. No, non è uno scherzo purtroppo, perché questo è un periodo infernale dal punto di vista lavorativo.

Penso alle parole di Thomas Alva Edison: “La genialità è 1 grammo di intuizione e 99 di traspirazione”, ma il genio è uscito dalla lampada e si sta godendo la libertà sbevazzando mojito in qualche paradiso tropicale, mentre io resto nelle peste, a sudare incatenato a questa scrivania e a una vita stropicciata.

Si vede che per te quello che conta è solo letteratura...”

Etichette: , ,


martedì, febbraio 20, 2007

 

Una donna per amico


La pialla

Guardami,
guardati
mentre la pialla,
silenziosa,
passa su di noi,
cambiandoci,
e le nostre domande
languono in un ripetersi
senza senso né risposte.
pialla
Guardami,
guardati.
Cos'è che adesso
ci fa fermare
attoniti
davanti allo specchio?
Tra le dita
biglietti scaduti
e giorni che scivolano via
nell'abitudine che ci toglie il fiato,
nelle piccole, comode bugie
che ci difendono dal dolore,
dall’ammettere di essere vulnerabili,
di avere ancora bisogno
di sentirci amati.

Guardami,
guardati,
io vedo
due anime
in un solo respiro,
diverse ma unite
come fatica e riposo.
Non ho dovuto sfiorarti
per saperti vera,
non ti possiedo
e mi sento ricco,
non m'hai chiesto il cuore
e ci sei dentro.
Mi basta saperti vicina,
tu che hai ridato il volo ai pensieri
perché migrassero come rondini.
Hai ricordato
a questo cuore di carta
che la passione
è sangue e spirito,
tormento e salvazione
comunque s’esprima.

Tutto il resto,
convenienza,
decenza,
finta coerenza,
sono sorrisi educati,
cartoline a poco prezzo
su cui scrivere
"Saluti dal limbo"
mentre la pialla già spiana e cancella.

('02 to my closest friends Lio and Roberta)

Etichette: ,


This page is powered by Blogger. Isn't yours?